La flessione dopo l'impresa: viaggio nella mini crisi dell'Inter
Altra sconfitta. Il secondo ko consecutivo dopo il 3-0 subito in Europa contro il Rubin Kazan. L'Inter non sfrutta lo scivolone della Juventus e resta a -4 dai rivali bianconeri. Al Tardini finisce 1-0 contro un Parma che ha giocato bene e con Sansone ha trovato il jolly da tre punti. Ora i ragazzi di Stramaccioni sono terzi in classifica, scavalcati da un Napoli che nel primo dei due posticipi del lunedì ha avuto la meglio del Cagliari grazie a un gol di Marek Hamsik. Lo stop sul più bello, dopo il successo allo Juventus stadium che ha minato le certezze della squadra bianconera. Andiamo con ordine:
Atalanta-Inter 3-2 - Sono assenti Ranocchia e Samuel. Assenze pesantissime che convincono Stramaccioni a far scalare Gargano sulla linea dei difensori. La mossa è azzardata e i risultati non premiano gli ospiti. Bonaventura la sblocca dopo pochi minuti, il Tanque Denis fa il resto e rende inutili le reti di Guarin e Palacio.
Inter-Cagliari 2-2 - C'è il fallo in area nel finale su Ranocchia che grida ancora vendetta, ma l'Inter vista contro il Cagliari ha confermato il passo indietro di Bergamo. Ai ragazzi di Stramaccioni non è bastato il gol di Palacio per indirizzare la sfida su binari nerazzurri. Andamento altalenante. Grande aggressività nei minuti iniziali e preoccupante rilassatezza nei minuti successivi che ha permesso a Marco Sau di mettere a segno la sua prima doppietta in Serie A.
Rubin Kazan-Inter 3-0 - E' la sconfitta più pesante, ma anche la gara che fa meno testo. A qualificazione già acquisita Stramaccioni decide di giocarsi il primo posto nel girone con tanti giovani. Partono dal primo minuto Romanò, Benassi, Belec e Livaja. L'esperimento non paga e il risultato finale va anche oltre i demeriti nerazzurri.
Parma-Inter 1-0 - Fuori Mudingayi, Gargano e Stankovic, Stramaccioni deve fare i conti con una vera e propria emergenza in mezzo al campo. Recupera Guarin che si rende pericoloso soprattutto con conclusioni dalla distanza. Troppo poco: la manovra offensiva degli ospiti è poco fluida, a differenza di quella dei ducali. A decidere la sfida del Tardini le giocate di Biabiany e la perfetta conclusione di Nicola Sansone.