La storia si ripete. Al Massimino si passa solo con l'errore...
Seconda sconfitta casalinga del Catania. Un mese dopo la vittoria della Juventus violato nuovamente il Massimino da un Milan dai due volti: anonimo nel primo tempo, esaltante dopo la superiorità numerica. La doppietta di El Shaarawy e lo splendido tiro a giro di Boateng hanno permesso ai ragazzi di Allegri per la prima volta in questa Serie A di ottenere due vittorie consecutive, tre se si tiene conto anche del successo europeo che ha consegnato ai rossoneri il pass per gli ottavi di finale di Champions League.
Di fronte questa sera un Catania che, così come un mese fa, ha di che recriminare. Allora il gol annullato a Bergessio e la rete irregolare di Vidal decisero una sfida che scatenò l'ira di Pulvirenti e dell'intero ambiente rossoazzurro. Questa sera, dopo l'espulsione di Barrientos, un altro errore del guardalinee ha condizionato la gara dei padroni di casa passati in vantaggio dopo pochi minuti grazie a un perfetto stacco di testa di Legrottaglie. Netta la posizione di fuorigioco di El Shaarawy, così come il tocco di Robinho che elude l'intervento della difesa rossoazzurra e permette al giovane Faraone di indirizzare la partita su binari rossoneri.
Durissima la reazione di Gasparin che al termine della partita è tornato a parlare di sudditanza psicologica. Inter, Milan e Juventus: tutti hanno approfittato degli errori arbitrali per strappare punti al Catania in partite che meritavano sorti diverse. Gli errori in casa, in particolar modo, gridano vendetta vista l'evidenza delle situazioni: "Quelli degli assistenti sono errori gravissimi, gli episodi - sia questa sera che contro la Juventus - erano molto semplici da leggere", ha sottolineato lo stesso Gasparin.
Un Massimino, insomma, violato solo grazie allo zampino della cinquina arbitrale visto che - nelle altre sei gare casalinghe - i rossoazzurri hanno ottenuto cinque vittorie e un pareggio. Una cammino da grande squadra, quindi. Almeno fino al momento in cui intervengono gli arbitri...