Lazio, Reja: "Sono un uomo di campo, nessun futuro da dirigente"
"Oggi la squadra ha disputato una buona gara, ma non siamo stati cinici come in altre circostanze. Il Catania ha trovato il gol su una situazione anomala su calcio piazzato, la palla è finita sui piedi di Legrottaglie che l'ha messa dentro. E' un peccato perché meritavamo miglior sorte. Non è compromesso nulla, ma è chiaro che dispiace per il risultato". Ai microfoni di Mediaset Premium il tecnico della Lazio Edy Reja ha commentato la sconfitta maturata questo pomeriggio allo stadio Massimino contro il Catania.
Per chi tiferà questa sera?
"Negli scontri diretti un pari va sempre bene, considerando anche le condizioni di classifica. L'x tra Udinese e Napoli non comprometterebbe la nostra graduatoria".
Cosa vi manca per fare l'ulteriore salto di qualità e avere più continuità?
"Non ci manca nulla, forse solo grande convinzione e ritrovare un po' di condizione fisica. Un po' di sana cattiveria a volte ci serve, bisogna avere più cinismo e cattiveria in fase risolutiva. Ora abbiamo bisogno di vincere una gara per affrontare la volata finale con grandi convinzioni".
Futuro dirigenziale alla Lazio?
"No, non sono particolarmente adatto a questi ruoli. Mi reputo un uomo di campo, non da scrivania. Credo di poter dare ancora molto ai ragazzi e quando ti senti ancora integrato con la squadra è giusto proseguire così".