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Lega Pro, Macalli: "Mi ricandiderò"

Lega Pro, Macalli: "Mi ricandiderò"TUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Gasia/TuttoLegaPro.com
sabato 24 novembre 2012, 17:222012
di Luca Esposito

Non troverà un epilogo imminente la questione "under". A ribadirlo in esclusiva ai colleghi di TuttoLegaPro.com è il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, che contattato telefonicamente ha espresso le sue opinioni e considerazioni sulla riunione tenutasi lunedì a Milano dall'Assocalciatori. I rappresentanti dei calciatori, infatti, spingono affinchè venga eliminato il finanziamento ai club e la regola del minutaggio in quanto, secondo il loro punto di vista, le società, anzichè valorizzare i giovani, li strumentalizzano, eliminando cosi spazi vitali a calciatori più esperti. Una posizione che Macalli non condivide, rilanciando verso gli aspetti meritocratici l'iniziativa degli "under": "Un giovane se è forte gioca, se no è meglio che trovi un'altra strada". Parole forti, ma anche un'apertura verso i calciatori più esperti.

Lunedì c'è stato un incontro con l'Assocalciatori a Milano: argomento principale la regola degli under in Lega Pro. Ci sono state delle modifiche?
"Non è stato fatto nessun cambiamento e per adesso non sono in cantiere modifiche. Mi spiego meglio, ogni 30 Giugno la Lega Pro riceve un budget di 16 milioni come contributi federali e decide come utilizzare il denaro ricevuto. Noi abbiamo deciso di utilizzare questi soldi attraverso la regola del minutaggio per valorizzare i giovani. E' chiaro che se il 30 Giugno non ci sono i fondi la regola scompare, non è una scelta fissa ma un rinnovo attuato di anno in anno dal Consiglio Federale in base alle disponibilità economiche del Coni. L'Assocalciatori chiede da diversi anni di eliminare la regola sugli under, se fosse per me questi soldi li investirei nelle strutture sportive. A partire dal 1 Luglio se ne riparlerà e si potranno modificare gli scenari, ma siamo sempre alla stessa questione: se non abbiamo i fondi non possiamo fare niente".

Lei, tuttavia, non può negare che molte società "strumentalizzano" gli under per poi lasciarli a spasso una volta che hanno superato il limite d'età.
"No, non sono d'accordo su questo punto. Se un ragazzo è bravo ed è forte va avanti in questo mondo. Il calcio è un'azienda ed è giusto che le società si muovano anche in funzione del loro budget. Non è possibile mantenere in Lega Pro giocatori trentacinquenni, si deve lasciare spazio ai giovani".

Si ricandiderà di nuovo alla presidenza della Lega Pro?
"Si e il 17 Dicembre ci sara' l'assemblea per l'elezione del Presidente. Penso che dopo 15 anni di presidenza (in carica dal 1997 ndr) ho dato qualcosa a questo calcio e ho ancora da dare. Dal quadriennio passato ho fatto tanto ed ho messo sempre la faccia in ogni battaglia. I presidenti, se mi hanno scelto per quindici anni significa che sto lavorando bene e ho saputo anche fare cose concrete. Insieme a loro abbiamo condiviso idee e strategie per una Lega Pro che innova e che e' ben radicata sul territorio. La riforma, in ordine cronologico, e' l'ultima tappa e rappresentera' una svolta per il calcio italiano".