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LIVE TMW - Roma, De Rossi: "Mi ha cercato una squadra italiana"

LIVE TMW - Roma, De Rossi: "Mi ha cercato una squadra italiana"TUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Fornasari
lunedì 6 febbraio 2012, 12:242012
di Cristina Guerri

Queste le parole di Daniele De Rossi in conferenza stampa riguardo il rinnovo contrattuale che lo legherà alla Roma per altri cinque anni.

Sulla scelta di rinnovare con la Roma: "Qui sto benissimo, ho fatto l'unica scelta che ho sempre voluto. L'ostacolo è sempre stato l'ingaggio, di questo ne abbiamo discusso molto. Ho sempre chiesto una sola cifra, fin dal primo giorno".

Sulla clausola rescissoria: "Credo che la scelta di inserirla avrebbe stonato il mio rapporto che ho con la società, con la città. Per la Roma sarebbe stata magari una sicurezza in più".

Su Luis Enrique: "E' il miglior allenatore che abbia mai avuto. Siamo sulla stessa lunghezza d'onda, anche sul campo".

Sul legame con la piazza: "Il fatto che ci siano due giocatori come me e Totti che hanno sposato il progetto con la Roma sia unico. Si fa veramente fatica ad andare via da una città come Roma. In più si respira un clima bello. Prima c'è stata la famiglia Sensi, che ringrazio, adesso si continua sulla stessa lunghezza d'onda con questa nuova proprietà".

Sulla scelta della Roma: "Nel momento che si sceglie è tutto ok, non penso a quello che sarebbe stato se non avessi scelto la Roma. So cosa vuol dire giocare nella Roma, inutile farsi del male e pensare a dove sarei potuto andare. Inutile nascondere che ci ho pensato tanto. Mi aspetto tanto da questa società. Tutti possono avere dei dubbi su di me, sta a me convincere tutti sul campo. A Roma si parla 24 ore su 24 di Roma, difficile mettere tutti d'accordo".

Sugli obiettivi della Roma: "Se sono nati altri dubbi è anche per il fatto del progetto. Non posso attendere 20 anni per lo scudetto. Voglio che questo sia l'ultimo anno di passaggio, ma nel futuro spero che il direttore lavori per costruire un progetto vincente. Dobbiamo maturare, togliere i limiti. Vogliamo lottare per lo scudetto. In Champions ci sono squadre importanti, che grazie ai loro introiti costruiscono delle formazioni davvero forti".

Sulla scorsa annata: "Qualcosa è mancato lo scorso anno nelle mie prestazioni. Anche se diventa difficile giudicare. Quest'anno sono partito con la testa al posto giusto. Certe persone dicevano che ero in crisi. Credo, soprattutto a livello tattico, di aver trovato un allenatore che mi sa valorizzare al meglio. Mi ha messo nel ruolo che amo. Mi piace essere la causa delle vittorie e delle sconfitte di questa Roma".

Sulle qualità della Roma: "Si può migliorare tutti: società, calciatori, allenatori, tifoseria. Già i tifosi hanno dimostrato di essere maturati. Mi ricordo che i Sensi venivano criticati quando eravamo secondi. Il lavoro quotidiano, poi, ci porterà tutti a migliorare, maturare".

Sull'influenza di Totti sulla sua scelta: "Non mi ha mai pressato più di tanto. E' stata fondamentale la sua immagine di uomo integro e felice nonostante abbia giocato tutta la sua carriera con questa maglia. L'ho sempre visto sereno. Fare il suo percorso mi renderebbe felice. Lui ha uno scudetto in più rispetto a me, e questo per me vale come una sfida".

Sul progetto: "Hanno cercato di convincermi elencandomi i loro propositi, i traguardi che volevano raggiungere. ma è chiaro che non potevano rispondermi in maniera negativa. Scherzi a parte, il progetto è serio, la voglia di vincere è tanta".

Su Sergio Berti: "Ecco, una delle follie di questa trattativa. Sembrava che Berti fosse l'orco cattivo che mi voleva strappare da questa proprietà. Lui non è romanista, ma questo non c'entra nulla. Non ha voluto spingere lontano dal rinnovo, mi ha solo fatto presente che avevo delle scelte da valutare".

Ancora sul rinnovo: "La vecchia società mi aveva offerto un contratto nel 2010, quando stavamo lottando per lo scudetto. Ma allora decisi di prendere tempo perché ero concentrato sul campionato. Poi sono nati degli impedimenti. La società aveva infatti dei problemi e allora non sono più andato a cercarli. Adesso il mio umore è alle stelle, l'accordo l'abbiamo raggiunto tre, quattro giorni fa. La cosa più brutta che mi sia mai capitata con questa maglia e la pubalgia. Non riesco a stare senza giocare".

Sulla tifoseria: "Li ho sempre sentiti vicini a me. Poi non tutti possono sapere come vanno le cose. Questo è un calcio povero di bandiere, e credo sia giusto che una bandiera si meriti i soldi che chiede. Questo è l'ultimo contratto importante che faccio, credo sia stato giusto ponderare tutte le situazioni. Quando gioco con questa maglia sento qualcosa di forte. Non vedo in giro bandiere che giocano gratis o sottopagate. Ma i tifosi possono fare e dire tutto quello che vogliono".

Sulla vittoria contro l'Inter: "La miglior partita della stagione. Abbiamo battuto una grande per la prima volta. Siamo giovani, come età dei componenti e di assemblamento".

Sulle squadre che l'hanno cercato: "Non dirò mai il nome della squadra che mi ha cercato più di tutte. Sono state tante, alcune molto potenti dal punto di vista economico e blasonate. Ma niente nomi. Molti sono usciti con questioni extra calcistiche sul mio conto, sono state dette tante cose che mi hanno ferito. Soprattutto da persone a cui voglio bene. Ne ho lette di cotte e di crude".

Sulla fuga di talenti dall'Italia: "Ogni giocatori ha delle motivazioni, delle convinzioni. Hanno dipinto Mexes e Aquilani come dei traditori, cose ingiuste a mio avviso. Io ho fatto una scelta che va al di là del patriottismo. Andare all'estero sarà sempre più frequente".

Sul campionato: "Arrivare terzi sarebbe un traguardo da incorniciare. Non che mi piaccia arrivare terzo, ma come ho detto è un anno di transizione".

Sulle alternative alla Roma in Italia: "Mi ha cercato una squadra italiana. Un onore essere cercato da questa squadra, ma ho sempre risposto che andare a giocare in un'altra squadra italiana sarebbe stata una mancanza di rispetto per la Roma. Ho sempre detto che la mia prima opzione sarebbe stata l'estero".

Sulla richiesta della Roma nei miei confronti: "La Roma vuole che sia sempre più responsabile e determinata per questa maglia".

Sulle altre squadre: "I progetti delle altre squadre mi convincevano, eccome. Mi ha convinto di più quello della Roma".

"Non potrei mai fare il parassita qua a Roma. Ho messo in preventivo che può essere anche la Roma, un giorno, a non volermi più".

Sulla presenza di Pallotta: "E' una persona ambiziosa. Vuole vincere, non perdere tempo. E' anche simpatica. Ma grande merito va dato a Baldini, Sabatini e Fenucci".