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Milan, l'incredibile mistero di Zlatan: parola d'ordine fotofinish

Milan, l'incredibile mistero di Zlatan: parola d'ordine fotofinishTUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
giovedì 26 aprile 2012, 09:562012
di Gianluigi Longari

Il presupposto inevitabile dal quale partire, è che difficilmente si può discutere uno che ha fatto la sua carriera, ed ha vinto gli scudetti che ha conquistato lui. Lo svolgimento del tema porta però ad aggiungere a questo assunto alcune riflessioni indicative in merito al finale del campionato che stiamo per vivere. Il soggetto in questione si chiama Zlatan Ibrahimovic e di mestiere vince gli scudetti. Lo ha fatto a partire dal 2003 con l'Ajax e potrebbe avere smesso solamente in questa stagione.
Ciò che va posto all'attenzione riguarda però un'inquietante analogia con gli ultimi campionati decisi al fotofinish e vinti dalla squadra di Zlatan. Andando a ritroso è impossibile non ricordare quello dello scorso anno, in cui lo svedese a partire dal match di marzo in casa contro il Bari, inizia una sequela di squalifiche ed infortuni che lo lascia fuori nel momento clou della stagione.

Un'assenza che non mina le convinzioni rossonere ma permette ai ragazzi di Allegri di avere la meglio sull'Inter e qualsiasi avversario: risultato, scudetto al Milan.
Nell'anno di Barcellona Pep Guardiola decide per scelta tecnica, in piena bagarre Liga, di far accomodare il sontuoso investimento dell'estate precedente in panchina, per affidarsi al piccolo Bojan come riferimento avanzato. Il risultato è il medesimo: volata senza Ibra=successo.
Persino nello scudetto che più si identifica con lui, quello che egli stesso decide con la maglia dell'Inter a Parma nell'ultima giornata del 2007/2008, il mese antecedente Ibrahimovic non gioca per il famoso foro sul tendine rotuleo largo quanto una moneta da due euro.
Al di là del primo scudetto nerazzurro di Mourinho vinto con troppo anticipoper essere considerato come una volata, appare evidente come la condizione dello svedese in questo periodo dell'anno non sia mai all'altezza dei mesi precedenti (e ci mancherebbe, è umano anche lui); ma soprattutto si denota come una gestione delle risorse diversa dall'Ibra gioca a priori, sarebbe stata sicuramente più vantaggiosa. Anche e soprattutto per lui.