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Napoli, Cannavaro: "Vogliamo la Supercoppa, è il primo obiettivo"

Napoli, Cannavaro: "Vogliamo la Supercoppa, è il primo obiettivo"TUTTO mercato WEB
© foto di Raimondo De Magistris/TuttoMercatoWeb.co
domenica 22 luglio 2012, 14:052012
di Marco Frattino

La vittoria col Bayern Monaco in amichevole ha lanciato il Napoli verso la nuova stagione che, per il club azzurro, si aprirà ufficialmente con la finale di Supercoppa Italiana a Pechino contro la Juventus. Il capitano dei partenopei Paolo Cannavaro, in una intervista concessa a Il Mattino, ha parlato delle ultime vicende azzurre: "Il mio gol al Bayern? E' un gesto che faccio spesso anche in allenamento. Mi divertivo già da ragazzino in spiaggia, fa parte del mio Dna. Diciamo che ho rinfrescato il gol in rovesciata che segnai alla Juventus. Non ce l'aspettavamo neanche noi una prova così positiva per la forza dell'avversario, per il duro lavoro che abbiamo svolto in questi giorni e per il fatto che loro erano più avanti nella preparazione".

Un segnale alla Juve per la Supercoppa? "No, nessun segnale, manca tempo. Sia noi che la Juve cercheremo di arrivare pronti all'appuntamento. E per noi la Supercoppa è il primo obiettivo, arriva subito, dopo la coppa Italia conquistata a maggio: vogliamo vincerla".

Cannavaro sempre più bandiera: si sente il Totti o il Del Piero del Napoli? "Questi accostamenti mi piacciono. Sì, vorrei diventare per i napoletani quello che Totti è per la Roma o che Del Piero è stato per la Juve. Adesso avverto sempre di più l'affetto della gente, questo mi fa molto piacere. Nel calcio moderno è sempre più difficile essere un uomo bandiera".

Il nuovo campionato, la lotta per il vertice: dove colloca il Napoli? "Il Napoli ha le carte in regola per stare nel gruppo di vertice. Ma, per favore, non parliamo di scudetto e lo dico non solo per una questione di scaramanzia. Dobbiamo pensare ad ottenere il massimo in ogni partita e pensare alla successiva. Sarà fondamentale proseguire a fari spenti come fece la Juve l'anno scorso. Alla fine vedremo dove siamo arrivati".

Insigne e Vargas? "Lorenzo è un giocatore forte, già due anni fa negli allenamenti noi difensori non lo prendevamo mai. Mi impressionò già da ragazzino con gli allievi, mi sembrava il nuovo Ortega. Vargas sta crescendo. In Italia c'è sempre l'abitudine di dare giudizi affrettati. Vargas è arrivato a gennaio, doveva ambientarsi e in attacco aveva tre fenomeni, non era facile per lui trovare spazi. Sono convinto che farà bene".