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Nel mercato delle lumache, chi è l'anti-Juve?

Nel mercato delle lumache, chi è l'anti-Juve?TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 16 luglio 2012, 07:002012
di Arturo Minervini

Passo rallentato dal bilancio in rosso. Ha l'andatura pesante il mercato di quel gruppo di squadra che, a parole, ha tra i propositi per il prossimo campionato quello di provare a scucire dal petto il tricolore alla Juventus. O, almeno, impensierire una Juventus che, dal canto suo, si è ulteriormente rinforzata scavando un gap ancora maggiore con le inseguitrici. In un contesto simile, chi può avere le credenziali per assumere il ruolo di prima contendente?

Milano rossonera Dire addio in poche ore a Thiago Silva e a Zlatan Ibrahimovic ammazzarebbe l'autostima anche dell'essere più ottimista dell'universo. Cedere quelli che, per distacco, sono i tuoi migliori elementi porta con se la consapevolezza che una rivoluzione, iniziata con gli addii di Nesta, Seedorf, Gattuso ed Inzaghi, è in atto. Un ribaltone che al momento lascia pochi spazi alle certezze e molti al dubbio legittimo di un ridimensionamento. Il Milan nelle prossime settimane dovrà lanciare una serie di messaggi sul mercato, ma di quelli che davvero fanno rumore. Metabolizzare il lutto per le perdite illustri con acquisti importanti è l'unica via per restituire ambizioni da anti-Juve. La linea giovane, contro questa corazzata bianconera, non può bastare.

Milano nerazzurra Le mosse dell'Inter hanno il pregio della coerenza. La società ha scelto una via e la sta percorrendo, anche a costo di travolgere pedine storiche del Triplete. Niente sentimentalismi, è tempo di tornare a vincere seguendo la via tracciata da Massimo Moratti. Stramaccioni è l'uomo da cui ripartire, le sue idee sono le muse ispiratrici di ogni strategia. Via Lucio, messo alla porta uno come Julio Cesar. L'Inter non può guardarsi alle spalle. Ha bisogno di agire. La prima fase, legata all'abbassamento del monte ingaggi, è stata praticamente completata. Ora è tempo di iniziare la fase due. Due innesti di grande livello per rendere questa squadra davvero competitiva. I sogni costano, Moratti sarà disposto a l'ennesimo sacrificio?

La capitale Zdenek Zeman e Vladimir Petkovic. Roma e Lazio iniziano la loro caccia al vertice partendo dalla panchina. Due nuovi tecnici, due nuove scommesse. In casa giallorossa il mercato non sembra prevedere nessuna follia. Colpi ben assestati e la speranza affidata alla definitiva esplosione di gente come Pjanic e Lamela. Il piano, dopo la cessione di Borini, prevede l'assalto a Mattia Destro. Forse ancora troppo poco per impensierire la Vecchia Signora. Sulla Lazio difficile fare qualsiasi tipo di previsione. Mercato con il freno a mano tirato, tanti obiettivi sfumati ed un tecnico di cui è ancora impossibile tracciare un ritratto. Di certo c'è che, ad oggi, i biancocelesti non sono tra i primi della griglia.

A Napoli sono sicuri Lo ha detto Marek Hamsik, lo ha ribadito Andrea Dossena: "Dietro la Juventus ci siamo noi, con qualche altra squadra". Dopo il prezzo pagato alla prima esperienza in Champions, in casa Napoli sono sicuri di poter ripetere il campionato di vertice del 2010-11. Ma c'è da fare i conti con un Lavezzi partito per Parigi ed un mercato che prometteva top player e che ha ormai virato su giocatori di rendimento. Basteranno?

Udine gongola Il solito "inganno". E' sempre lo stesso film, lo stesso nastro che torna indietro e poi riparte. Con il solito finale. L'Udinese vende i pezzi migliori, almeno così provano a farci credere. Poi ti accorgi che in casa friuliana scovano "pezzi migliori" di quelli partiti e te li ritrovi ancora lì a lottare per i posti che contano. Quando si dice che la storia si ripete...

Situazione in evoluzione Tutto ancora in divenire quindi. Ancora troppe le varianti che possono far mutare i giudizi sull'operato e sulla competitiva delle inseguitrici. Il mercato è ancora lungo, chiaro, ma questa situazione caotica fa il gioco di una sola squadra. La Juventus.