Nocerina, Farias: "Spero di ritornare presto a fare gol"

Il riscatto dietro l'angolo? Scontato il turno di squalifica, l'attaccante della Nocerina Diego Farias è pronto a riprendersi una maglia da titolare in attacco e magari di onorarla con un gol a Modena, come da pronostico di capitan Bruno nelle dichiarazioni del giorno dopo. Tutti vorrebbero rivedere all'opera il Farias della prima parte della stagione, quello che magari sbagliava qualcosa di troppo sotto la porta avversaria ma che riusciva in ogni caso a rendersi utilissimo alla causa con rigori e punizioni, cose ottenute lavorando di tecnica e di velocità: "Però ci sta di sbagliare tre o quattro partite in un campionato - afferma l'attaccante brasiliano - e certamente nessuno poteva pensare che riuscissi a giocare alla stessa maniera per quaranta partite". Se gli chiedono un commento ai gol a grappoli segnati dagli ex compagni foggiani Insigne e Sau, che hanno fatto molto meglio di lui alla voce marcatori, lui non si fa prendere dalla polemica e dice: "Sono loro che hanno segnato tanto, persino troppo. Ma a me non importa il paragone. Penso solo alla salvezza della mia squadra, meglio se ottenuta con qualche altro gol mio ovviamente. Sono giovane e non voglio una retrocessione in curriculum.
Alla squadra dell'anno prossimo, il Chievo o un'altra, voglio presentarmi senza retrocessione, ci tengo". Ringrazia Auteri per la fiducia che mai gli ha negato: "Anche quando non sono stato al massimo, il mister mi ha fatto sempre giocare da titolare. Ha mostrato grande fiducia in me, spero di ringraziarlo sul campo fin da sabato a Modena". E ringrazia pure Bruno per l'auspicio del giorno precedente fatto pubblicamente: "Alessandro ha detto che segno io a Modena? Mi fa piacere, questa è una dimostrazione di un gruppo molto unito, che in poche settimane, dopo tanti cambiamenti, è riuscito a nascere e a diventare sempre più forte". Le ultime parole le spende sulla tattica e sulle modifiche dell'ultimo periodo: "Noi attaccanti siamo chiamati a dare una mano in più quando il pallone è degli avversari. Capitava però anche prima. Ora forse siamo più compatti anche in campo".