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Nocerina, Merino e Laverone: "Vogliamo la salvezza"

Nocerina, Merino e Laverone: "Vogliamo la salvezza"TUTTO mercato WEB
Nella foto Laverone
© foto di Federico De Luca
giovedì 26 gennaio 2012, 21:502012
di Luca Esposito
fonte TuttoNocerina.com

Passano mille storie tra Roberto Merino e Lorenzo Laverone. Un giro del mondo andata e ritorno per due calciatori così diversi, ma accomunati dallo stesso obiettivo: portare la salvezza a Nocera. E' una sfida ardua, che fa sudare al solo pensiero, ma basta un sorriso spensierato del peruviano per rendere tutto più leggero: "Amo l'Italia, amo il calcio italiano e ho fatto di tutto per tornare qui. Mi sono sottoposto a mille sacrifici perchè il mio sogno è confrontarmi con questi giocatori, non potrei essere più felice". Detto così, ogni male è superfluo. Ma quando la testa ritorna al contesto rossonero, la razionalità prende il sopravvento e anche uno tutto dribbling e fantasia comincia a ragionare: "E' vero sono un classico numero dieci, ma per come gioca il mister posso adattarmi anche a fare l'esterno d'attacco. Non ho problemi". Inserire Merino nella tattica di Auteri è come insegnare la Teoria della relatività ad un bambino, con il vantaggio che uno così ti strappa per forza un sorriso: "In Italia si dà tanta importanza alla tattica. Ricordo che quando giocavo alla Salernitana Arturo Di Napoli mi spingeva ad applicarmi, ma io gli dicevo che la tattica si usa per la guerra non per il calcio". Già la Salernitana e quel campanilismo infinito con la piazza nocerina. C'è chi giura di averlo sentito qualche settimana fa giurare amore eterno per la maglia granata ad un'emittente televisiva. Questioni di folklore, ma che Merino tende a precisare: "Sono un professionista e il mio ossigeno è il calcio. Non ho detto quelle cose perchè il mio lavoro mi porta a girare il mondo. Ora voglio dare il massimo per la Nocerina, non penso ad altro". E la sua condotta dopo gli allenamenti? "La mia discoteca è il campo".

Lorenzo Laverone, giocatore abituato al sacrificio, auteriano doc se non fosse la prima volta alle sue dipendenze: "Il mister sto cominciando a conoscerlo. E' una persona che ti stimola e questo non può che giovare ad un calciatore". L'esterno toscano ha lasciato il primo posto con il Sassuolo per immergersi all'ultimo con la Nocerina. Un testa coda che metterebbe i brividi: "D'accordo con il mio procuratore ho accettato questa situazione perchè per me è una nuova sfida. Mi piace entrare in contesti dove bisogna lavorare sodo per raggiungere un obiettivo; quindi per me la salvezza con la Nocerina equivale ad un campionato vinto con il Sassuolo". Laverone è già in clima partita, del Livorno vuole fare un sol boccone: "Il Livorno viene qua e deve perdere, non ci sono alternative. A noi serve la vittoria, non possiamo pensare ad un altro risultato". Parole sagge, parole da vero molosso.