Palermo, Ceravolo: "Gasperini scelta migliore, parlano i risultati"
Franco Ceravolo, una vita passata sui campi di calcio: dopo una carriera da calciatore finita prematuramente, passa una vita alla scoperta di giovani promesse in rampa di lancio, prima a Napoli quindi soprattutto a Torino, sponda prima granata e poi bianconera, dove rimarrà per ben 13 anni alla guida del settore giovanile e degli osservatori. Dal 1994 al 2003, proprio nel settore giovanile bianconero, l'esperienza in convitto con Gian Piero Gasperini. Intervistato in esclusiva da Palermo24.net Franco Ceravolo ci ha presentato così il nuovo tecnico del Palermo.
Come presenterebbe Gian Piero Gasperini alla tifoseria rosanero?
"Posso assicurare, conoscendolo da tanti anni, che si tratta di un'ottima persona e di un allenatore che ha guadagnato tutto ciò che ha ottenuto grazie al lavoro. Ha fatto la gavetta, e ne ha fatta tanta, e non gli è mai stato regalato nulla. Se non fosse così, non sarebbe partito dai giovanissimi della Juve e poi da Crotone in serie B, prima di accasarsi nella massima serie. Ha avuto un solo passaggio a vuoto, che è quello all'Inter dello scorso anno, ma lì non solo per demeriti suoi,. Per il resto ha sempre ottenuto ottimi risultati".
Quali sono le sue qualità?
"E' un meticoloso, un gran lavoratore ed uno attento ai dettagli, basta vedere cosa ha creato a Genova e che tipo di gioco aveva infuso alla squadra per capirlo. E' ottimo nel lavorare con ragazzi giovani, grazie anche alla sua avventura nel settore giovanile della Juventus, ma ormai ha una consapevolezza tale delle sue capacità per cui può lavorare benissimo anche con giocatori già affermati".
Ritiene che sia l'allenatore adatto per il Palermo?
"Questo non sono io a poterlo giudicare e soprattutto a poterlo prevedere. Non conosco da vicino la situazione del Palermo ma Gian Piero può fare bene se gli viene concesso il giusto tempo, perché i risultati sarà difficile vederli da subito. Considerata la mia stima per lui penso che sia stata un'ottima scelta quella di Zamparini, senza nulla togliere a Sannino".
In questo senso giudica affettato l'esonero di Sannino?
"Non voglio parlare male di Zamparini, anzi ho grande stima di lui perché mette passione e soldi nel Palermo, e non sono in molti a farlo in Italia; lo conosco bene ed in estate siamo anche stati molto vicini ad iniziare un percorso insieme proprio a Palermo. Però qui da noi si ha un'eccessiva fretta nel gestire questo tipo di situazioni, ed in molti casi alcuni allenatori necessiterebbero di più tempo di quanto non gliene venga concesso. Un po' di pazienza in più talvolta non guasterebbe".
Tornando a Gasperini, era la scelta migliore tra i disponibili in Italia?
"A mio avviso sì, non gli manca nulla per stare nell'olimpo degli allenatori italiani, insieme a tecnici come Conte o Montella che stanno venendo fuori ora. Gasperini però ha già alle spalle delle esperienze importanti ed i risultati parlano per lui".
In chiusura, ha qualche ricordo particolare della vostra esperienza di lavoro insieme?
"Abbiamo scoperto molti ragazzi che poi sono arrivati a giocare in prima squadra o sono stati venduti comunque a società importanti. Questo rappresenta, sia per me che per un allenatore come lui, la soddisfazione massima per il nostro lavoro. Ricordo Marchisio, Giovinco, Criscito su tutti ma anche Mirante, Aronica, Nocerino e tanti altri che poi Gian Piero spesso e volentieri si è portato dietro nelle esperienze che ha vissuto a Crotone e a Genova. Colgo l'occasione per fare anche un in bocca a lupo al mister che merita questa occasione su una panchina importante come quella del Palermo".