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Pato sempre più isolato: la situazione al Milan

Pato sempre più isolato: la situazione al Milan TUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
lunedì 26 novembre 2012, 17:302012
di Antonio Vitiello

La reazione del popolo milanista alle parole pronunciate da Alexandre Pato dopo la qualificazione agli ottavi di Champions League contro l'Anderlecht, era solo questione di tempo e di opportunità. In realtà l'umore della piazza era già venuto fuori nelle recenti gare quando il Papero è stato spesso fischiato in campo o in caso di sostituzione. Ieri però è successo qualcosa che va oltre la semplice contestazione verbale che avviene durante un match. Nonostante la difesa a spada tratta del patron Silvio Berlusconi, Pato non è più il beniamino del pubblico milanista. I due anni passati in infermeria e l'atteggiamento svogliato sul rettangolo di gioco hanno portato quasi alla rottura tra il giocatore e il pubblico. I due gol in Europa non hanno migliorato la sua posizione. Più che arricchire le statistiche a Pato si chiede di migliorare le prestazioni. L'allenatore e i compagni di squadra richiedono maggiore impegno e più grinta durante, Alexandre Pato è oggi un corpo estero e sarà difficile recuperarlo.

Ieri la Curva Sud ha lanciato un chiaro messaggio in occasione di Milan-Juve: "Chi ha il Milan nel cuore non chiama il procuratore". Il numero 9 rossonero non è più ben visto e anche a Milanello qualcuno storce il naso. Si parla di un'integrazione sempre più difficile nel gruppo e una posizione ai margini anche nella gerarchia di Massimiliano Allegri. Insomma Pato sembra essere stato scaricato un po' da tutti, solo Berlusconi insiste per il recupero psicologico del giocatore. In settimana il suo agente sarà a Milano per parlare con la dirigenza di via Turati e verranno chiariti alcuni punti. Pato reclama maggiore spazio, vuole essere titolare e coinvolto maggiormente dall'allenatore. Attualmente il brasiliano è infortunato e anche questo aspetto non gli permette di trovare la continuità che tutti si aspettavano. Gennaio si avvicina e possibili soluzioni potrebbero essere trovate in caso di malcontento del giocatore. L'ultima parola però spetta al presidente che non vuole saperne di lasciar partire il 23enne di Pato Branco.