Pro Vercelli, Iemmello: "Ho avuto diverse richieste, ma ho voluto la Pro"
Ha il talento nel sangue, quando addomestica la sfera, ci gioca e fa tutto ciò che più gli piace e gli riesce. A Firenze, il popolo Viola, aspetta il giusto erede dei grandi bomber, da Gabriel Omar Batistuta ad Alberto Gilardino. L'identikit porta il nome di Pietro Iemmello, classe 1992, un "genio" che va dosato, capito e valorizzato. A Vercelli tutti gli ingredienti per poter crescere ed esplodere. In tanti lo volevano al termine della stagione scorsa, lui ha voluto solo la Pro. Il cammino continua.
Pietro, ci siamo quasi. Si riparte ora dalla Serie B, un gradino alla volta.
«Sono carico e ho voglia di confrontarmi con questa nuova sfida - confida, in esclusiva ai microfoni di TuttoProVercelli.com, Pietro Iemmello -. Voglio meritarmi sul campo la fiducia che la dirigenza vercellese mi ha mostrato un anno fa e tuttora con l'avvio di questa nuova stagione».
Prima il doppio salto dalla Primavera, che aveva visto protagonista a suon di gol con la Fiorentina, alla Prima Divisione con la Pro. Ora la cadetteria.
«Diciamo che non è stato facile, anche perchè quando si gioca per i tre punti è lecito aspettarsi altre pressioni e difficoltà. Sono felice e soddisfatto, perchè ho avuto la fortuna di arrivare in un ambiente salutare per crescere a livello umano e calcistico».
Una promozione storica, dopo 64 anni. Si riparte da quel 10 giugno 2012.
«Conquistare la Serie B in quel modo è stato eccezionale - racconta Iemmello -. Ora si riparte con la stessa voglia, energia e consapevolezza dei nostri mezzi per centrare nuovi traguardi, il primo su tutti la salvezza».
Come hai passato le vacanze?
«Le ho trascorse bene, con la famiglia senza distogliere un occhio importante per la mia preparazione: voglio partire col piede giusto, la B ha un'altra visibilità, una vetrina importante che va gestita e sfruttata al meglio».
Non solo la Pro voleva Pietro Iemmello per la stagione 2012-2013. Ce lo puoi confermare?
«Ci sono state diverse richieste, dalla Serie B fino alla Serie A - rivela -. C'è chi mi voleva in compartecipazione. Resto a Vercelli per dei valori che fanno di me una persona che non vuole perdere il senso della situazione. Ho sposato con la Pro un progetto ambizioso e che desidero portare avanti».