Pro Vercelli, Masi: "Non abbassiamo ora la guardia"
1187 minuti disputati in Prima Divisione della Lega Pro, 14 presenze e un cartellino che vale già più di 200mila euro. Arriva dalla Sampdoria ed è in compartecipazione con la Pro Vercelli del patron Massimo Secondo. Ha 19 anni, è nato a Genova ed è alto 1,88 cm, di mestiere fa il centrale difensivo e, a vederlo giocare in campo, sembra già un veterano. La Pro Vercelli allestita dal Dg Giancarlo Romairone è un mix di talenti scovati in un mercato fatto in grande stile e che candidano il dirigente vercellese a conquistarsi l'awards dei ds della stagione corrente. Ci ha visto lungo in Alberto Masi, ora già sotto l'occhio vigile di Atalanta e Roma in Serie A. TuttoProVercelli.com, in esclusiva, ha sentito il difensore prima della gara contro il Monza ed ecco le sue impressioni.
Alberto, il Monza verrà a Vercelli a disputare la gara della vita. La classifica, per loro, parla chiaro.
«Credo che nessuno, alla vigilia di questo campionato, si sarebbe aspettato un Monza così in difficoltà - confida - La sfida contro il Monza è ancora più impegnativa rispetto a quelle di alta classifica. Non possiamo permetterci di sottovalutare l'incontro, sarebbe il nostro peggior errore».
Contro il Foggia un pareggio che sta stretto ai Bianchi, soprattutto in virtù del gol annullato a Martini.
«Purtroppo è andata così, ma non dimentichiamoci l'obiettivo e andiamo avanti di partita in partita».
Dove può arrivare questa Pro?
«Non guardiamo la classifica almeno fino a metà marzo - sottolinea Masi - Il nostro imperativo è vincere ogni sfida, mettendo sul campo quella fame che ci ha contraddistinto fino ad ora. Il girone di ritorno sarà più impegnativo e sicuramente ora le squadre che ci affronteranno, ci metteranno ancora più attenzione e pressione».
Un gruppo molto solido e che sta facendo la differenza con il passare delle giornate.
«Siamo sereni, c'è grande rispetto tra tutti in ogni reparto e nello spogliatoio. Vogliamo tutti la stessa cosa, giochiamo per portare più in alto possibile la Pro Vercelli».
Come è stato il salto dalla Primavera della Samp ad un campionato professionistico?
«Non è stato affatto facile - racconta - Al di là dei ritmi di lavoro, ci sono altre variabili importanti da considerare..»
Per esempio?
«Beh senz'altro conta molto il risultato, i tre punti sono quelli fondamentali che permettono alla squadra di lavorare con una certa serenità e il lavoro settimanale gestito in maniera tutt'altro che diversa rispetto a quei momenti in cui si è di certo costretti a vincere per forza di cosa. In questo devo dire che l'allenatore ha saputo ben proiettare la sua mentalità ed esperienza in ognuno di noi e credo che i risultati si stiano vedendo sul campo».
Perchè la Pro Vercelli?
«Semplicemente perchè ho trovato di fronte una società seria e che voleva da me chiare risposte e che sto cercando di dare di domenica in domenica. Sono stato accolto molto bene e il gruppo è fantastico».