Rivoluzione "epica" al Milan, si cambia tutto!

L'estate del tifoso milanista, già abbastanza tormentata dopo l'esodo dei veterani, uno dei cambiamenti piú radicali della storia rossonera, potrebbe aggravarsi con l'addio degli unici due campioni a disposizione di Allegri. Secondo le ultime di mercato il Psg potrebbe acquistare in un colpo solo sia Ibra che Thiago Silva, investendo 65 milioni di euro. Le trattative sono ben avviate tanto che Mino Raiola è partito per la Svezia con la mission di convincere Zlatan Ibrahimovic ad accettare la destinazione parigina. Il progetto di Leonardo è ambizioso ma al momento sembra non convincere lo svedese che per capire meglio cosa intendesse fare la società francese ha telefonato l'amico Maxwell, compagno di squadra ai tempi dell'Inter e Barcellona. Il Milan peró ha già dato disponibilità al Paris Saint Germain ed ora vuole persuadere Ibra a trasferirsi. In tempo di crisi anche il club più ricco d'Italia è costretto a ridimensionarsi, cedendo alle lusinghe di club piú facoltosi.

Se un tempo erano i rossoneri a fare faville sul mercato ora sono costretti a passare lo scettro agli sceicchi, gli unici in grado di sobbarcarsi 150 milioni di spese tra ingaggio e cartellino dei due milanisti. Il Milan d'altra parte risparmierebbe quasi 100 milioni di stipendio (lordi) che avrebbe versato ai due fuoriclasse nei prossimi anni. Un modo per ricominciare a spendere ma anche un modo per cambiare definitivamente pelle rispetto all'anno scorso. Dopo gli addii di Gattuso, Nesta, Zambrotta, Seedorf, Van Bommel, Aquilani, Maxi Lopez e Inzaghi, anche Thiago Silva e Ibrahimovic potrebbero salutare Milanello. Una vera rivoluzione, la più grande mai vista al Milan che ha sempre abituato a cambiate lentamente volto alla squadra. I tifosi restano con il fiato sospeso, esterrefatti di fronte a questa clamorosa inversione di tendenza che potrebbe segnare una nuova era al Milan, e sperano che ancora una volta il presidente Berlusconi possa intervenire dall'alto del suo potere decisionale e fermare tutto, ancora una volta.