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Rizzitelli: "Juve, i pareggi saranno decisivi"

Rizzitelli: "Juve, i pareggi saranno decisivi"TUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
venerdì 13 aprile 2012, 22:212012
di Gaetano Mocciaro

Ruggiero Rizzitelli, illustre ex del Cesena, squadra che gli ha fatto conoscere la chiamata in Nazionale, ci parla dei romagnoli e dice la sua sul momento attuale della Juventus in questo caldissimo finale di stagione. In esclusiva per TuttoJuve.com

Ruggiero Rizzitelli, Cesena-Juve è anche confronto fra due sorprese del campionato, anche se per motivi opposti. Partiamo dai romagnoli: come spieghi questa stagione?

"Sul Cesena all'inizio dell'anno tutti gli addetti ai lavori hanno dato un voto più che sufficiente. Chi avrebbe immaginato una situazione del genere a questo punto della stagione? Ennesima dimostrazione che sulla carta non si vince, in campo è un'altra cosa. La squadra è nata per divertire ma per salvarti servono altri giocatori, questo è il punto. Quando parti male, come è successo proprio al Cesena, devi cambiare tipo di mentalità, ma questi non sono calciatori abituati a lottare nelle sabbie mobili e queste cose le paghi. Singolarmente i giocatori sono forti, ma nessuno ha portato l'acqua e se lotti per salvare la pelle questi elementi servono. La cosa grave è che la Società ha fatto investimenti importanti per salvarsi e adesso si ritroverà in Serie B con alcuni contratti pesanti".

Al contrario la Juve ha trovato proprio nei portatori d'acqua la sua forza

"Conte ha capito che non aveva top player, escluso Pirlo e Del Piero se sta bene. Ma ha creato un collettivo perfetto. Ammetto che ero uno degli scettici a inizio stagione su questa squadra, non pensavo potesse lottare per il titolo. Complimenti alla Società, la squadra e a Conte che ha mantenuto la tensione alta. Sono arrivate delle critiche per i troppi pareggi, ma intanto non c'è stata alcuna sconfitta e soprattutto questi pareggi a conti fatti stanno facendo la differenza, perché se la Juve ha un punto in più è grazie anche a quello. Penso alla Roma, ad esempio, che non pareggia mai. O vince o perde. Avesse avuto maggior equilibrio, avesse pareggiato solo qualche partita a quest'ora sarebbe terza".

Da ex attaccante come valuti il reparto offensivo?

"Devo dire che gli attaccanti sono stati bravissimi. Si fanno il mazzo, corrono senza mai fermarsi e se fanno meno gol il motivo è dovuto al grande lavoro di squadra che fanno. Ma quel che conta è il fine e se torniamo leggermente indietro nel tempo anche un grande centravanti come Samuel Eto'o con Mourinho ha fatto un grande lavoro di squadra, sacrificando l'apporto in zona gol ma contribuendo in modo importante a vincere tutto quello che c'era da vincere".

Come finirà la stagione?

"Sulla carta Juve è in vantaggio, sia mentalmente che fisicamente. E poi un conto è rincorrere, un conto è stare davanti".

Il prossimo anno torna il derby?

"Lo spero , anche se la Serie B è lunga e imprevedibile. Ma Ventura è un tecnico che conosce bene la categoria e ha sempre garantito una certa continuità. Speriamo di rivedere la stracittadina a Torino".