Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Roma, Cassetti: "Se Zeman me lo chiedesse resterei"

Roma, Cassetti: "Se Zeman me lo chiedesse resterei"TUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Fornasari
martedì 29 maggio 2012, 18:562012
di Antonio Gaito

Il difensore della Roma, Marco Cassetti, intervenendo nel corso di "A Tutto Campo" su Radio Ies ha parlato dell'ultima stagione negativa e del suo futuro dopo la scadenza di contratto con il club giallorosso: "Non è stata un'annata positiva sotto tutti gli aspetti, anche per me dal punto di vista personale. Chi indossa questa maglia sa quanto è importante, mi dispiace lasciare Roma però purtroppo anche gli amori più belli finiscono. Dopo la partita in casa dell'Inter sono andato da Luis Enrique a dirgli che avrei preferito giocare come terzino mentre lui mi disse che mi vedeva come un centrale. Non ho mai più ripreso il discorso con il mister perché lui sapeva qual era il mio pensiero. Offerte? Non ancora, però ho ancora molta voglia di giocare e mi sto guardando intorno".

Sul possibile arrivo di Zeman: "Fortunatamente l'ho avuto ben 7 anni fa ed ero molto più giovane; è naturalmente una fatica fisica e mentale averlo come allenatore perché adotta dei carichi di lavoro abbastanza impegnativi e per questo bisogna stringere i denti, però alla fine vieni ripagato perché ti rendi conto di correre a velocità doppia rispetto agli avversari. Se mi chiedesse di restare non ci penserei due volte. E' lui che mi ha fatto esplodere come terzino destro, fino ad allora avevo quasi sempre giocato nel centrocampo a 3, io però non ero convinto di fare il terzino, lui mi convinse con i fatti".

Sulla fase difensiva di Luis Enrique: "Sono sincero, lui ci lavorava poco perché credeva molto nel pressing degli attaccanti. Quando questo però non succedeva, perché erano movimenti diversi rispetto ai soliti, allora prendevamo una marea di gol".