Sampdoria, Rossini: "Non desideravo altro"
Sembrava che la situazione del cartellino di Jonathan Rossini fosse più complicata del previsto. Sembrava che, come nella più rischiosa delle ipotesi, si dovesse ricorrere all'indecifrabile espediente delle buste. E invece Sampdoria e Udinese hanno trovato un accordo in tempo utile per evitare code burocratiche. "Devo ammettere che negli ultimi giorni ero un po' preoccupato - rivela a Sampdoria.it il centrale ticinese -, ma non desideravo altro che rimanere a Genova e vestire ancora la maglia blucerchiata. Potete immaginare quanto sia contento per l'esito di questa trattativa".
Il giusto premio per quanto dimostrato sul campo negli ultimi mesi?
"Un bel regalo, questo sicuro. Ho sudato e lottato per raggiungere questa categoria, essere riusciti a conquistarla al termine di una rimonta incredibile è stata la più grossa soddisfazione della mia carriera».
Una carriera in crescendo. Su quale gradino ti senti sotto l'aspetto della maturazione personale?
"Posso dire di aver fatto la gavetta. Ho iniziato nel vivaio, sono andato in prestito prima in C1, poi in B finché sono riuscito a trovare spazio e a rendermi utile alla causa della Samp. Sto crescendo, devo ancora imparare tanto, ma in cuor mio mi auguro di continuare su questa strada".
Quanta voglia hai di ripartire e di rimettersi in gioco per una nuova sfida?
"Tanta, ora mi godo le vacanze e la famiglia, ma tra poco si ripartirà da zero e sinceramente non vedo l'ora di dimostrare il mio valore anche nella massima serie. Io ci metterò l'impegno di sempre e cercherò di dare il massimo in ogni occasione".
Intanto il tuo magic moment continua...
"Davvero, sto attraversando un momento bellissimo. Dopo il matrimonio, la nascita di mio figlio Carlo ha reso la nostra vita ancora più bella. Se poi ci mettiamo che la Sampdoria è tornata in Serie A e io potrò giocarci ancora, beh, non posso proprio chiedere di più".