Sorrento, Bucaro: "Qui perchè le difficoltà mi stimolano"
"Promettere qualcosa adesso sarebbe inutile. L'impegno, quello lo garantisco. E farò in modo di tirare fuori dai ragazzi carattere e fame per vincere questa sfida". Primo giorno di scuola per Giovanni Bucaro, neo allenatore del Sorrento presentato questo pomeriggio presso l'Hotel Continental. Per il trainer palermitano si tratta, in realtà, di un ritorno, avendo già vestito la casacca rossonera negli anni '80. C'è attesa per ascoltare i suoi programmi, a partire dai tifosi che lo omaggiano con una sciarpa di benvenuto. "A prescindere dal girone nel quale finiremo, ritengo che tutto dipenderà dalla nostra volontà di fare bene e dalla compattezza che si verrà a creare tra squadra, società ed ambiente - esordisce Bucaro -. La Prima Divisione è un torneo duro, ma non credo che presenti tutti questi fenomeni, quindi è un dettaglio irrilevante. Siamo un po' in ritardo ma conto di avere per metà agosto almeno la disponibilità dell'80% della rosa definitiva. Il nostro obiettivo è arrivare pronti per l'inizio del campionato, al di là dell'impegno in Coppa Italia. E, comunque, vale la pena ricordare che è tutto il nostro calcio che attraversa un momento di difficoltà economica, non mi pare che solo noi accusiamo questo ritardo nella programmazione della squadra. Chi resterà qui dovrà adattarsi ai parametri stabiliti, militare nel Sorrento è innanzitutto un privilegio per la serietà del club e per la bellezza della città. Giocheremo con almeno 5-6 under. Il mio modulo base è il 4-3-3 ed è normale che col ds Avallone si vada ad individuare gli elementi che maggiormente si adattino a questo disegno tattico. Zeman, però, resta unico ed inimitabile, in tutti i suoi aspetti. Lo so perchè ho lavorato con lui per tre anni. Copiarlo è impossibile. Ci raduneremo lunedì allo stadio "Italia" e, almeno all'inizio, curerò la preparazione atletica, l'aspetto tattico verrà dopo.
Ma il modulo conta fino ad un certo punto: sarà l'adattamento dei giocatori al sacrificio a fare la differenza. Voglio gente motivata. Io lo sono e per questo ho accettato questa scommessa. In Prima Divisione non ho mai avuto una Ferrari, ma proprio quest'aspetto mi stimola di più. Mi piace poter lavorare con ragazzi che hanno voglia di imparare e che non si sentono mai arrivati. Per fortuna potrò disporre di uno staff molto preparato, composto da Geraci, La Penna, La Scala e da Danilo De Rosa che sarà il mio collaboratore tecnico. Faremo in modo di completare quanto prima l'organico, che sarà composto da almeno due giocatori per ruolo. Certo, giocare le partite interne a Cava costituirà un piccolo handicap, perchè lo stadio "Italia" è notoriamente un fortino per il Sorrento. Ma guai a crearsi alibi. Un leggero svantaggio ci sarà, ma i ragazzi dovranno capire che ciò non potrà essere un qualcosa a cui appigliarsi. Tutto è nelle nostre mani. E poi sono certo che i nostri tifosi ci seguiranno in massa e non faranno mancare il loro sostegno". Infine, una chiosa sulla possibile riforma dei campionati: "Un giudizio approfondito lo si potrà dare solo quando le innovazioni di cui si parla saranno ufficializzate. Ma posso dire che una Lega Pro unica non mi convince. Credo che il sistema attuale, con quattro gironi totali di Prima e Seconda Divisione, sia sufficiente ed apprezzabile". Dopo il raduno, previsto per lunedì pomeriggio allo stadio "Italia", la comitiva rossonera partirà per Rifreddo, località del potentino, per preparare il ritiro precampionato. Il 4 agosto rientro in sede.