Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Torino, D'Ambrosio: "Bello il mio gol, ma conta solo la vittoria del Toro"

Torino, D'Ambrosio: "Bello il mio gol, ma conta solo la vittoria del Toro"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 11 febbraio 2012, 23:172012
di Elena Rossin
fonte Elena Rossin per TorinoGranata.it

L'autore del gol che ha sbloccato la partita è contento per la vittoria della squadra. Anche se gioca poco cerca sempre di mettere in difficoltà il mister nelle scelte di chi mandare in campo. A inizio stagione ha un po' faticato a frenare la propensione alla fase d'attacco e come tutti quelli che c'erano lo scorso campionato ha dovuto lavorare per superare il passato. Se il Torino sfrutterà ciò che sa fare la squadra arriverà in serie A.

Non è la prima volta che segna di testa, oggi in più con il suo gol realizzato all'inizio ha reso la partita più agevole.
"Con il Modena avevo fatto due gol di testa. Non sono simili, ma quel che conta è buttarla dentro, no? Però la cosa più importante è che il Torino abbia vinto. E' stato un bel gol ed è servito a sbloccare il risultato".

Come si vede nel Torino di Ventura, si sente parte del progetto visto che non gioca spesso?
"Io sono tranquillissimo a prescindere, ma è normale che stare fuori non piace a nessuno, però io cerco sempre di mettere in difficoltà il mister così come tutti quelli che giocano di meno, non penso che nessuno abbia il posto fisso".

Il suo obiettivo personale qual è visto che era nel giro dell'Under 21, pensa di poter ancora migliorare?
"Certo, ho solo ventitre anni e c'è sempre la possibilità di migliorare. Sono consapevole dei miei mezzi e conosco le mie lacune, come accade a tutti. Talvolta prevalgono i pregi e altre i difetti".

Lo scorso campionato superava spesso la linea di centrocampo e per questo veniva criticato in quanto difendeva poco, quest'anno invece poche volte si è spinto verso l'attacco. E' stato difficile frenare la sua propensione al gioco offensivo?
"All'inizio sì ho avuto qualche difficoltà, perché sono un giocatore che tendo a propormi in avanti, ma con il gioco di Ventura è più giusto che il difensore pensi a difendere e spinga solo quando c'è l'opportunità".

Non ha mai pensato di chiedere all'allenatore di spostarla più avanti per ricoprire il ruolo di esterno di centrocampo?
"No, perché qualche allenatore ha pensato di spostarmi indietro. Con Ventura ho fatto l'esterno alto in qualche occasione, però ormai sono prettamente un difensore".

Lei pensa che questo gruppo possa arrivare al primo posto finale?
"Io sono convito che se il Torino fa le cose che sa fare arriverà tranquillamente in serie A. E' normale che dipenderà solo da noi, ma se mettiamo in atto ciò che abbiamo fatto oggi nel primo tempo e a sprazzi nel secondo possiamo battere chiunque. Il pregio di questa squadra è che può vincere con chiunque, ma anche perdere con chiunque, dipende solo da noi".

Lo ha detto anche lei che nel secondo tempo c'è stato un po' di calo dovuto al freddo, all'appagamento per i tre gol segnati o che altro?
"E' normale che quando si è sul tre a zero ci si rilassi un attimo, ma è un errore che non dobbiamo fare più se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo e in settimana lavoreremo per colmare questa lacuna".

All'inizio Ventura aveva detto che l'avrebbe fatta giocare soprattutto in casa perché doveva abituarsi ai "brusii di dissenso" del pubblico, ora questo rumoreggiare non c'è più. Che cosa vi eravate detti in tal senso con il mister?
"Non ci sono state tante parole, ma è stato il lavoro del campo a servire, questo alla fine paga sempre. Sono stati i consigli che mi hanno dato sia il mister sia i compagni a farmi migliorare. Chi c'era già lo scorso campionato ha dovuto lavorare un po' più degli altri perché a Torino quando le cose vanno bene è un conto, tutt'altro quando vanno meno bene, quindi su di noi il mister ha fatto un altro tipo di lavoro e direi che è riuscito a togliere i problemi del passato".

Molti ex giocatori del Torino dicono che dopo aver fatto un paio d'anni qui si è pronti per affrontare ogni cosa nella vita.
"(Sorride, ndr) Allora speriamo in bene".