Torrente: "Genoa-Juve, indimenticabile quello del 1991"
Vincenzo Torrente, in esclusiva per TuttoJuve.com, fa un passo indietro di 21 anni e ricorda il suo Genoa-Juve più bello. Il tecnico del Bari, inoltre, parla della sua avventura in Puglia, trampolino di lancio di Antonio Conte.
Vincenzo Torrente, Genoa-Juventus per Lei evoca grandi ricordi, come quell'ultima giornata del campionato 1990/91
"Giornata indimenticabile, ci giocavamo un traguardo storico ed era una sfida da dentro-fuori con la Juve e riuscimmo nell'impresa di vincere, arrivare quarti ed estromettere i bianconeri dalle competizioni europee. Per i bianconeri fu un epilogo molto negativo perché aveva investito tanto, ma per noi fu un ricordo incredibile".
Quel Genoa tra l'altro non partì nemmeno benissimo
"Le prime dieci partite se non ricordo male avevamo 10 punti, la svolta fu dopo una contestazione in coppa Italia per un'eliminazione ad opera della Roma, poi vincemmo il derby e fu la svolta".
L'anno dopo il Genoa non riuscì a ripetersi
"È difficile confermarsi, noi era la prima volta che entravamo in una competizione europea e per molti di noi fu la prima esperienza in assoluto. Centrammo un traguardo storico arrivando in semifinale con l'Ajax e non essendo abituati al doppio impegno stagionale pagammo in campionato, anche se poi alla fine potevamo ancora rientrare in zona Uefa".
Cosa successe?
"Il calcio mercato iniziava a farsi insistente, si iniziava a vociferare di possibili partenze e facemmo un finale non bellissimo, perdendo parecchie partite e buttando via tutto. Alla fine sono stati 2 anni storici per noi, tra campionato e coppa Uefa. Annate positive, peccato solo che quello era un gruppo che poteva avere continuità, come successe al Parma. Con qualche rinforzo avremmo fatto cose importanti".
Lei allena dalla scorsa stagione il Bari, squadra guidata nel recente passato da Antonio Conte. Si ispira a lui, considerato quanto bene ha fatto con i "galletti"?
"Io ho le mie idee, però si avvicinano al calcio che fa lui. L'ha fatto a Bari, lo sta facendo alla Juve: è un calcio, quello di Conte, che ha ritmi alti, aggressività ed è sempre e comunque propositivo. Come mia idea mi avvicino a quella di Conte, cerco di essere me stesso ma mi piace il concetto di ritmi alti, attaccare gli spazi e intensità".
L'hanno mai paragonata a Conte a Bari?
"C'è grande rispetto, stima, ma io faccio le mie cose. Insomma, sono Vincenzo Torrente nei pregi e difetti. Ripeto, le idee di Conte mi piacciono e lui a Bari ha fatto grandi cose come ne ha fatte Ventura, ma erano Bari diversi, fatti con grandi investimenti mentre con noi c'è stato un ridimensionamento economico, siamo la squadra più giovane della B".