AIA, parla Rocchi: "Più facile arbitrare in Europa che in Serie A"
A margine della festa della sezione di Firenze dell'AIA, ha parlato uno dei direttori di gara internazionali Gianluca Rocchi: "Un messaggio ai giovani che vogliono diventare arbitri? A chi piace il calcio e non vuole continuare a giocare provare a fare l'arbitro è qualcosa d'incredibile - racconta l'arbitro in esclusiva a ToscanaTv all'interno della trasmissione "30° Minuto" -. E' un'esperienza di vita, formativa al massimo. Si cresce moltissimo a livello caratteriale che consiglio ai giovani. L'arbitraggio in Italia e in Europa? Le grandi partite sono bellissime sia in Italia che in Europa, ma quelle in campo internazionale sono un po' più semplici perché non c'è la rivalità che esiste nei match di campionato.
Il calcio internazionale poi è più votato al gioco che al commettere falli. Il problema degli arbitri quando dirigi gare nel paese d'origine è che ti conoscono e hai diretto molte partite quindi c'è sempre un precedente che tutti ricordano. Nessuno si ricorda delle partite che sono andate bene, ma di quelle poche in cui ci sono stati dei problemi".