Bologna: Rene Krhin è la scommessa di Pioli

Se il lavoro visto in estate durante il ritiro lo aveva suggerito, l'esordio stagionale in Coppa Italia lo ha confermato e la doppia operazione Perez-Taider ne ha dato la certezza assoluta: questo dovrà essere l'anno di Rene Krhin. Ormai non c'è più tempo per crogiolarsi nei complimenti lusinghieri ma ormai stantii pronunciati anni fa dal vate Mourinho per quel centrocampista pieno di capelli e di belle speranze. Se i riccioli sono rimasti, negli anni successivi le promesse di grandezza non si sono trasformate in realtà a causa tanto di sfortunati incidenti quanto di una personalità spesso apparsa poco determinata ad emergere. In queste stagioni a Bologna le occasioni per lo sloveno ci sono state ma sono state puntualmente sprecate con prestazioni prive non di talento ma di grinta e determinazione. Ecco che allora quest'anno il tecnico rossoblù Stefano Pioli ha deciso di rompere gli indugi e puntare tutto sull'esplosione di questo ragazzo ormai in perenne comproprietà con l'Inter. Senza Taider infatti dovrà essere lui l'affidabile compagno di reparto del mastino Diego Perez, l'uomo in grado di abbinare quantità e qualità a cui affidare i palloni in uscita dalla difesa, ma anche un incursore capace di sorprendere gli avversari con inserimenti improvvisi dalle retrovie.

Fisicamente e tecnicamente Rene Krhin può svolgere tutti questi ruoli ed è per questo motivo che l'allenatore del Bologna ha deciso di inserirlo in pianta stabile nel suo undici iniziale. In realtà però il progetto di Pioli è ancora più ampio e prevede anche la trasformazione dello sloveno in difensore centrale, ruolo per cui ha sia le doti fisiche che il tempismo nello stacco a cui unirebbe piedi educati in grado di far ripartire l'azione. Impiegare Krhin nel pacchetto arretrato però potrebbe dare al Bologna un grande vantaggio tattico visto che il ragazzo potrebbe essere impiegato come centrale di una difesa a tre (magari con Sorensen e Cherubin ai fianchi) che sarebbe però subito pronta a trasformarsi in una linea a quattro grazie all'avanzamento proprio del numero 4 ed al contemporaneo abbassamento dei due esterni nella posizione di terzini. Nel calcio moderno, la capacità di mutare pelle nel corso della stessa partita è un vantaggio straordinario e probabilmente Pioli spera che quest'anno Krhin gli consenta di operare proprio questo genere di trasformazione lanciando contemporaneamente la carriera del ragazzo. Per il Bologna vorrebbe dire salvarsi con serenità e per lui dimostrare di valere più di qualche vecchio complimento.