Diavolo stanco e svogliato. Ora il PSV torna a fare paura
Una paura esorcizzata dal gol di El Shaarawy, poi tornata a galoppare dopo la rete subita da Abbiati al Philips Stadium e nuovamente ricacciata da un grande finale di gara, che lasciava ottime speranze in vista del ritorno a San Siro. Ma il Milan visto ieri sera a Verona è davvero poca cosa e la giovane squadra olandese può tornare a essere una minaccia concreta. Lo ha detto persino Allegri: la squadra è durata 20 minuti, poi stanchezza, poca voglia e assenti illustri ma ingiustificati. Vedesi il Faraone, davvero invisibile ieri al pari di Niang, ma anche i grandi senatori non hanno dato l'apporto richiesto, come Montolivo o il duo difensivo Zapata-Mexes. Si sono salvati Poli e Abate, attivi fino all'ultimo e il solito indomabile Balotelli, che un fuoco inesauribile di carattere e anche ieri lo ha dimostrato. Non è bastato, non può bastare un solo giocatore contro l'intera retroguardia avversaria.
E allora bentornato Robinho, uno che potrà essere molto utile anche mercoledì in quella che è già la gara dell'anno per il Milan. Si era detto di una preparazione diversa, mirata ad anticipare l'entrata in forma della squadra: in Olanda si è visto, ieri proprio no. E allora vengono fuori i discorsi circa la sottovalutazione dell'avversario, ma è difficile pensare di sottovalutare Toni. Allegri dovrà mettere in atto correttivi importanti e fornire a Balotelli dei partner offensivi in grado di non far gravare unicamente sulle sue spalle il peso dell'attacco o a San Siro ci sarà da tremare contro i ragazzini olandesi.