Dr Mutu e Mr Bean, i due volti di un fuoriclasse disgraziato

"Potrà essere il nuovo Zola". Così Dan Petrescu, nel 2003, parlava del proprio connazionale Adrian Mutu, appena arrivato al Chelsea. Un acquisto da circa 22 milioni di euro, dopo che il rumeno aveva trascinato il Parma al quinto posto in classifica, a un passo dalla Champions League poi svanita nella sconfitta contro l'Inter (con gol del mai dimenticato ex, Adriano). Inizio da delizia, futuro da croce per lui, in Blues, perché dopo i primi tre gol in quattro partite - con doppietta al Tottenham - il suo talento si accese a intermittenza, e la coppia con Hernan Crespo (formata in estate a suon di milioni) non riuscii mai davvero a decollare. La fine della sua avventura londinese arrivò con un controllo a sorpresa, in allenamento, nel settembre 2004, solamente un anno dopo il suo arrivo. Venne licenziato a fine ottobre dello stesso anno, lasciandolo così firmare un contratto con la Juventus. Il caso non si è ancora concluso, perché il 18 ottobre scorso la FIFA ha dato ragione al Chelsea, con la Juventus che sarebbe costretta a pagare 21 milioni per il suo acquisto del 2004: atteso il ricorso al TAS.
L'ultima avventura del Dr Mutu, magnifico giocatore sul campo quanto personaggio fuori dagli schemi, è arrivata per colpa di Mr Bean. Il centravanti di proprietà dell'Ajaccio non è stato convocato per il doppio impegno della nazionale rumena contro la Grecia, costato l'eliminazione in vista dei mondiali 2014 in Brasile. Questo perché Mutu ha iniziato in maniera pessima la stagione (come tutta la squadra di Ravanelli, poi licenziato) ed è diventato mano a mano una riserva, senza che abbia segnato nemmeno un gol. Così, dopo l'eliminazione, su Facebook è apparso un fotomontaggio che paragonava il ct Victor Piturca al comico inglese Rowan Atkinson, appunto.
Il senso dell'umorismo pare latitare dalle parti di Bucarest, dopo l'eliminazione, perché Mutu è stato escluso a vita da tutte le nazionali di calcio, proprio per questa piccola rivincita. Del resto non è la prima volta, perché nel 2011 era stato bandito per sempre dopo una nottata di alcol e baldoria, in compagnia di Gabriel Tamas, prima di un'amichevole con San Marino. Sembra, effettivamente, che la federazione rumena stia pensando in qualsiasi modo a metterlo fuori gioco, per evitare altri problemi nel futuro.
Perché Dr Mutu si trasforma in Mr Bean forse ancor più di Victor Piturca. Basti pensare alla seconda squalifica per doping nell'ultimo anno di Fiorentina. Oppure la dichiarazione in cui ammetteva che avrebbe segnato più di Ibrahimovic in Ligue 1 (buona annata, per carità, ma bilancio di 11 gol a 30 in favore dello svedese), il rifiuto da parte dell'Arges Pitesti - squadra dov'è cresciuto - di diventare di sua proprietà, alla rissa con un cameriere in centro a Firenze. Per non parlare degli sputi, prima quello subito da Mihajlovic in un Lazio-Chelsea di Champions League (8 giornate di squalifica) del novembre 2003 a quello inferto alla minestra dell'azionista di maggioranza della Dinamo Bucarest, Dragos Savulescu, un anno fa. Una vita calcistica fatta di eccessi e di giocate sopra le righe, quasi da fenomeno vero, in cui i lampi di classe sono stati poi offuscati da un carattere fumantino e tutt'altro che malleabile, se non per un periodo ristretto. Poteva essere il nuovo Zola, è rimasto solo Mr Bean, quello che una ne pensava e mille ne combinava. In maniera decisamente maldestra.