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Gol è quando Totti segna

Gol è quando Totti segnaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 28 marzo 2013, 07:152013
di Andrea Losapio

Vujadin Boskov, nella sua pluriennale carriera, ha vinto un sacco di allori. Anche impensabili, come lo scudetto con la Sampdoria, ultimo vero e proprio tricolore con una Provinciale. E poi, passando da fenomeni come Mancini, è riuscito anche a lanciare un giovanissimo Francesco Totti in prima squadra. Venti anni fa, esatti, il 28 marzo del 1993. Sono i minuti finali di Brescia-Roma (che finirà 2 a 0 per i capitolini) e l'allenatore balcanico chiama a sé il sedicenne, reduce dallo scudetto appena vinto con gli Allievi di Pelosi.
Entra al posto di un altro grande attaccante, Ruggero Rizzitelli, ma non era l'esordio in prima squadra, perché Totti aveva già giocato un'amichevole al Flaminio - il suo stadio, poiché la Lodigiani lo ha lanciato appena prima il suo sbarco alla Roma - contro l'Austria di Prohaska.
Il resto è ben descritto negli annali di una carriera fantastica, con lo scudetto in maglia giallorossa, i rifiuti alle grandi squadre che volevano accaparrarsene le prestazioni (Milan, è vero, ma anche Real Madrid) le frasi di Mazzone che lo consacravano a poco più di diciotto anni e i contrasti con Carlos Bianchi che, non felice di avere acquistato il bidone Trotta, quasi lo mandava all'Ajax al posto di Jari Litmanen, indimenticato fantasista finlandese. Sicuramente nello scambio ci avrebbe perso la Roma, nonostante la statura dello scandinavo, grande interprete del ruolo.


Poi Zeman, con cui diventa capitano, e Capello. Antonio Cassano, con cui instaura un proficuo rapporto prima di litigare (e la situazione precipita più per Fantantonio che non per lui), l'Europeo del 2000 quasi conquistato e quello del 2004 con lo sputo a Poulsen. Fino al mondiale del 2006, dove lancia l'Italia con un rigore all'Australia all'ultimo minuto di recupero. Una carriera straordinaria, con la ciliegina puntata al 226esimo gol, quello che basta per superare Nordahl e insediarsi al secondo posto dei marcatori di sempre. Davanti c'è solo Piola, ma è irraggiungibile. Forse... Perché, come direbbe Boskov, "Gol è quando Totti segna".