Juventus, la cura Agnelli. Palla a Conte
L'occhio del padrone ingrassa il cavallo. Andrea Agnelli ha cura della sua Juventus: la guarda, la sorregge, la migliora. Perché un club come quello bianconero ha sempre bisogno di piccoli accorgimenti; questo non significa necessariamente novità. Come nel caso di Antonio Conte. Qui si spera in realtà che le novità siano nel minor numero possibile, perché il tecnico deve restare alla guida tecnica: "Per lui sono state due stagioni stressanti e credo avesse bisogno di una carezza e della conferma che il progetto vada avanti - ha dichiarato ieri Agnelli ai microfoni di Sky -. Da parte mia ha avuto le giuste rassicurazioni". E ancora: " L'ho rinfrancato, l'ambizione mia e della Juve è quella di vincere. C'è stato un chiarimento sulle strategie di mercato; non è una questione di soldi, ma vuole i presupposti per vincere".
Parole che hanno il sapore del miele per i tifosi bianconeri. Segnali più che ottimistici, anche perché uno come Conte (che oltretutto ha avuto il merito di vincere subito e di ripetersi) è difficile da trovare. Chiaramente però le promesse vanno mantenute, e allora difficilmente l'occhio si può distogliere dal mercato: in questo senso gli accorgimenti devono corrispondere a novità. Qui i problemi aumentano: "Il calcio italiano è in difficoltà. Un top player costa tanto; Llorente aveva una clausola rescissoria di 37 milioni e lo scorso anno sarebbe stato definito un grande colpo. Non dobbiamo spendere a tutti i costi, ma valutare con intelligenza gli acquisti". Niente di avventato, ogni parola delle sue dichiarazioni è scelta da Agnelli con grande precisione, anche quando c'è da rispondere al sogno del ritorno di Ibrahimovic: "Se è possibile? No".
La Juventus dunque tornerà al lavoro. Lo faranno soprattutto i tre addetti del mercato, Marotta, Paratici e Nedved. La squadra bianconera ha bisogno di essere competitiva anche in Europa, oltre a mantenere il primato in Italia. Saranno giorni di strategie, di studi accurati, di mosse e contromosse. Il tutto vagliato da lui, Andrea Agnelli, che per la sua Juventus c'è sempre. In fondo la prima rassicurazione di Conte dovrebbe essere questa.