Le sorelle del mercato: lo scacchiere prende forma
Un gennaio salvifico, per colmare le lacune di una stagione in sofferenza e porre rimedio agli errori del mercato estivo, oppure un gennaio attendista, con operazioni per puntellare rose e formazioni che hanno fisionomie e alchimie già rodate. C'è chi cerca, il centrocampista, chi l'esterno, chi ancora una punta. Ma fra le big del nostro campionato quella che dovrà agire con maggiore temperamento sul mercato sarà l'Inter. A dispetto di una stagione fin qui tutto sommato positiva, a Mazzarri serve quell'esterno di centrocampo che in estate non è arrivato. Difficile arrivare a Vrsaljko, più facile puntare ad Insua dell'Atletico Madrid anche se il sogno è Ansaldi. Senza escludere il colpo che Thohir potrebbe regalare alla piazza. In questo senso, a gennaio, Nainggolan sarebbe la mossa perfetta per coniugare un grande innesto con la necessità tattica di un mediano polivalente come il belga del Cagliari. Un attaccante andrebbe a colmare i cali di tensione di Milito, Icardi e Belfodil, d'accordo, ma non è un mistero che il profilo ricercato sia ben diverso ed abbia le sembianze del Pocho Lavezzi, Guarin permettendo.
In attacco qualcosa proverà a fare anche la Juventus: Conte cerca un esterno offensivo, uno che possa consentirgli di tramutare anche in corsa il suo 3-5-2 in un 4-3-3. C'è Biabiany in cima alla lista dei desideri, poi Menez, in scadenza col Psg. Al Milan il più è stato già fatto con gli innesti di Rami e Honda. Gennaio sarà fondamentale per scandagliare il mercato dei direttori sportivi in vista della rivoluzione targata Barbara Berlusconi. Sogliano è la scelta ormai solo da ratificare.
Sabatini, obiettivo passato anche dei rossoneri, per la sua Roma ha in serbo solo opere di rifinitura: bloccato il serbo Golubovic, sono calde le trattative con vista sul futuro; Sanabria su tutti e nessuna partenza di rilievo. Prepotente sarà l'impatto sul mercato del Napoli: una pioggia da 50 milioni di euro potrebbe regalara a Benitez il pupillo Mascherano, oltre ad un terzino come Antonelli e ad un difensore centrale di esperienza internazionale, Skrtel. Un attaccante per la Lazio, Mitroglou o Djordjevic, e un vice-Pizarro, Lodi, per la Fiorentina certificano quella che è più che una sensazione: a gennaio le stelle, del nostro calcio, non staranno a guardare.