Milan, il club degli incorreggibili ottimisti. Menomale che c'è il mercato...

Ascoltando le dichiarazioni di mister Allegri al termine dell'umiliante sconfitta nell'ultimo derby, mi è tornato in mente il titolo di un affascinante romanzo di Jean Michel Guenassia: "Il club degli incorreggibili ottimisti".
In quel caso, i protagonisti erano intellettuali del calibro di Jean Paul Sartre e Joseph Kessel, qui invece parliamo dell'allenatore del Milan, ma anche del Presidente e dell'Amministratore Delegato (almeno uno dei due).
Si, perché se Allegri insiste nel dispensare fiducia (non si sa bene su quali basi visti i risultati che continua ad ottenere) non è che Berlusconi e Galliani negli ultimi mesi siano andati leggeri quanto ad ottimismo. Se provassimo a montare un blob delle dichiarazioni ufficiali rossonere in questo ultimo periodo ci sarebbe da sorridere, per poi infilarle tutte nella vecchia rubrica di Mai Dire Gol "le ultime parole famose".
Naturalmente non potremmo evitare di inserire nel pacchetto anche colorite affermazioni fatte con sicumera invidiabile da tanti esperti del settore, addetti ai lavori, opinionisti illustri e giornalisti. E tra queste, ovviamente, anche le mie, illuso più di una volta da tenui e flebili segnali di ripresa e poi inesorabilmente sconfessato dalle seguenti e devastanti mazzate subite da una squadra senza né arte né parte.
Perché purtroppo questo è il Milan di oggi. Malgrado i nostri disperati tentativi di autoconvincimento riguardo una improbabile rimonta, questa purtroppo è una squadra costruita male e gestita peggio. Troppi gli errori commessi, da Berlusconi a Galliani, dall'allenatore fino all'ultimo dei calciatori, oggi tutti dovrebbero sentirsi colpevoli della peggiore stagione rossonera negli ultimi vent'anni.
Su una cosa Massimiliano Allegri ha ragione: "a gennaio vedrete una squadra diversa", ha assicurato il tecnico livornese domenica sera. Grazie mister, con il traffico in entrata ed in uscita che si sta creando alla stazione di Milanello, viene facile affermare una cosa del genere. Ma perché agire sempre a gennaio quando ormai la stagione è definitivamente compromessa?
Lamentele e recriminazioni a parte, prepariamoci a salutare con un arrivederci Niang, Vergara, Cristante, Gabriel, e con un addio e buona fortuna Zaccardo, Nocerino e forse anche Matri, Robinho, Birsa e Constant, tutti con le valigie pronte per destinazioni più alla loro portata.
E tentiamo di scaldare i nostri cuori, predisposti all'accoglienza dall'atmosfera natalizia, dando il benvenuto a Rami, Honda, Nainggolan, D'Ambrosio, Parolo e chissà, magari anche qualche altro colpo last minute e soprattutto low cost.
Adesso però cerchiamo di distrarci, allontanare i cattivi pensieri e scacciare le paturnie rossonere. C'è un Natale che ci aspetta e l'augurio più sano che sento di farvi è che possiate viverlo con serenità. Buone feste a tutti voi.