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Napoli, ag, Inler: "Futuro? Sarei matto se lo portassi in Russia"

Napoli, ag, Inler: "Futuro? Sarei matto se lo portassi in Russia"
mercoledì 28 agosto 2013, 14:072013
di Chiara Biondini

A Radio Crc nella trasmissione "Si gonfia la rete" di Raffaele Auriemma è intervenuto Dino Lamberti, procuratore del centrocampista del Napoli, Gokhan Inler.

"Contro il Bologna, Inler ha disputato un'ottima partita con passaggi lungi e, con Behrami credo che formino una bellissima coppia. Anche in Nazionale i due svizzeri giocano insieme per cui la coppia è collaudata e può portare vantaggi al Napoli e alla Svizzera".

"Il futuro di Inler? È a Napoli. Ieri mi hanno chiamato degli agenti ma non li ho ascoltati neppure e, ad essere sincero, non so se ci sia stata davvero un'offerta ufficiale perché lo avrei saputo. Sarei matto se adesso portassi Inler in Russia".

"Il Napoli è un'ottima squadra non solo nei titolari ma anche in panchina. Benitez gioca un calcio veloce, con la palla a terra e così facendo si perdono pochi palloni perché eliminando i lanci lunghi, si sbaglia meno. Con questo gioco, Inler riesce a fare meglio perché le caratteristiche del mio assistito sono quelle di calmare il gioco e far ripartire la squadra. Inler è sempre molto attento, c'è molto equilibrio a centrocampo perché Gokhan e Behrami si guardano molto".

"Benitez aveva già chiesto Inler quando allenava il Liverpool. Credo che Gokhan adesso giochi nella squadra che merita. Il Napoli può competere per lo scudetto, La Juve si è migliorata con l'innesto di Tevez ma non dobbiamo nasconderci perché il Napoli c'è, gioca un bel calcio e contro il Bologna si poteva segnare ancora di più. L'importante è giocare sempre così, a prescindere dall'avversario. Ma, non ho dubbi perché Benitez è un allenatore di esperienza e saprà tenere alta la tensione in ogni partita, di campionato o Champions che sia. Poi, quest'anno la panchina azzurra è molto più ampia e qualitativamente buona.
I tifosi del Napoli sono molto importanti e sarà necessaria una collaborazione con la squadra. Prima di fischiare, i supporter azzurri devono pensarci bene perché a volte non si rendono conto della loro importanza che invece è determinante. Quando si vince, lo si fa tutti insieme e credo che tutti gli undici schierati un campo siano importanti, anche quelli che svolgono un lavoro sporco".