Napoli, perché i fischi a Mazzarri?
No, quei fischi ad inizio partita no. Non ci stavano. Walter Mazzarri ha fatto la storia recente del Napoli, la Curva B glielo ha riconosciuto con uno striscione bello a cui il tecnico - adesso all'Inter - ha risposto ringraziando. Ma i fischi e lo striscione che gli dà del vigliacco, no. Sono la nota stonata di una bella serata targata Napoli, che vince 4-2 contro l'Inter al San Paolo dopo aver giocato una buona partita, anche se condita da qualche svista arbitrale di troppo da parte di Tagliavento.
Una parte di Napoli ha dimenticato in fretta, troppo in fretta quello che ha fatto Mazzarri per i colori azzurri. Chiaro che l'occasione della vita, la chiamata dell'Inter, non si rifiuta. Questione di storia, blasone, tradizione. E fame di vittorie. A Napoli era finito un ciclo, bello, importante, vincente. Quella azzurra è la classica piazza del Sud, si lega ai suoi idoli che diventano dei miti. Poi rischiano di crollare. E lo ha imparato a proprie spese Mazzarri. Ieri una serata no per l'Inter. E per l'allenatore toscano, che non si aspettava i fischi. Perché no, davvero, non ci stavano.