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Neymar crestato, messaggi d'amore all'Italia. Non dal suo conto corrente

Neymar crestato, messaggi d'amore all'Italia. Non dal suo conto correnteTUTTO mercato WEB
© foto di Nicolo' Zangirolami/Image Sport
mercoledì 13 marzo 2013, 07:152013
di Andrea Losapio

Neymar da Silva Santos Júnior, meglio noto come Neymar, è uno degli attaccanti più forti del mondo. Brasiliano, numeri da vero fuoriclasse e tecnica spaventosa, velocità per scardinare qualsiasi difesa, al fianco di una prima punta può essere tatticamente devastante. Lo è nel Santos, dove segna e fa segnare gol a grappoli, fa vincere trofei, regala perle di inenarrabile bellezza. Tradizionalmente i nazionali verdeoro, nella nostra Serie A, hanno quasi sempre avuto un buon feeling. Certo, ci sono stati anche flop clamorosi come Fabio Junior o Ricardo Oliveira, ma il computo è senz'altro positivo, come i vicini argentini d'altro canto. E il nostro campionato, nonostante non sia più l'El Dorado dei primi anni novanta, continua ad avere un fascino particolare per i giovani brasiliani. Così sono da registrare le parole del crestato Neymar, che ha spiegato come Inter e Milan siano grandi squadre, e che non ci sia da escludere un futuro nel Belpaese. Quello che però fa tendenzialmente pensare che sia impossibile però un suo approdo in una italiana è lo stipendio attuale di Neymar, che si aggira intorno ai dieci milioni di euro.

Significherebbero 20 lordi, con il Milan che ha un massimo d'ingaggio regalato a Robinho, più di 6 milioni di euro netti, oppure l'Inter con i 5 milioni dati a Milito. O la Juventus, 4 e mezzo per Buffon, per inserire un'altra ipotetica - solamente sulla carta - pretendente. E poi il Santos non ha intenzione di fare partire il proprio uomo copertina prima del mondiale 2014, perché la capacità di spostare fondi d'investimento e sponsorizzazioni di Neymar è, probabilmente, inferiore solamente a quello di Messi e Beckham.
Portarlo in Italia sarebbe un colpo clamoroso, aprirebbe una nuova era che potrebbe ricordare quella iniziata con tanto l'acquisto di Massimo Moratti nel 1997, quando portò Ronaldo sotto la Madonnina, strappandolo versando la clausola al Barcellona. Ma quei tempi sono andati, il fair play finanziario incombe e il conto corrente di Neymar è davvero troppo florido per pensare di accettare una decurtazione salariale così importante. Nonostante la cresta e la possibilità di chiudere un attacco tricoticamente ideale con El Shaarawy, Balotelli e Niang. Sognare non costa nulla, ma - almeno in questo caso - è davvero quasi impossibile che si realizzino.