Non bardotti ma stalloni. Il Velodromo della verità
Non servirà un miracolo. Probabilmente potrebbe bastare Gonzalo Higuain, ma molto dipenderà dal suo stato fisico psicologico, dopo la panchina contro la Roma. Il Napoli questa sera affronta l'Olympique Marsiglia al Velodrome, uno dei grandi impianti del calcio europeo, con la consapevolezza che non sia un'ultima spiaggia. Pure una sconfitta, paradossalmente, avrebbe conseguenze limitate. Certo, la posizione sarebbe un po' più scomoda rispetto a quella attuale, ma con tre partite ancora da giocare - e al massimo tre lunghezze da recuperare sulla coppia di testa - ci sarebbe lo spazio per una rimonta. Detto questo, il Marsiglia è apparso decisamente inferiore sia all'Arsenal, nella prima sfida del girone, sia all'Arsenal, e questo potrebbe essere un campanello d'allarme importante in caso di mancata vittoria.
Higuain, insomma, che nelle ultime partite non è sembrato quello che aveva messo in ginocchio, da solo, il Borussia Dortmund. Il Pipita serve perché è l'unico ad avere quella classe, e quella esperienza internazionale, per spostare gli equilibri in un match che può essere complicatissimo. Lontano dal San Paolo, in Champions League, l'ultima grande vittoria è quella di Vila-Real, un due a zero con i gol di Gokhan Inler e Marek Hamsik, che diede il passaggio di turno alla squadra di Mazzarri. Per rimanere in corsa, con grandi possibilità di riuscita, servirà una replica di quella partita. Non i bardotti di Roma, nonostante un'ottima prestazione, ma stalloni. Perché al Velodrome sbagliare è sì legittimo, ma sarebbe davvero consigliato portare via i tre punti.