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Pandev, il contropiede della Roma e Neto: top e flop del campionato

Pandev, il contropiede della Roma e Neto: top e flop del campionato
martedì 1 ottobre 2013, 12:162013
di Andrea Losapio

La Roma di Rudi Garcia guarda ancora tutti dall'alto verso il basso grazie al pokerissimo rifilato al Bologna, giocando un grande calcio. Juventus e Napoli inseguono con passo sostenuto, mentre Inter e Fiorentina si arenano contro Cagliari e Parma. In coda secondo punto del Sassuolo, mentre l'Atalanta ritorna alla vittoria dopo tre sconfitte consecutive.

I top

Goran Pandev - Una doppietta al Genoa che ha il sapore della scelta giusta. Perché poteva finire proprio in rossoblù, al tramonto dell'era interista di Benitez, salvo poi scegliere - con sei mesi di ritardo - il San Paolo come palcoscenico. Il Grifone aveva riprovato a tesserarlo, ma poi virò su Pratto. Non una scelta ottimale. Con il tecnico spagnolo è rinato del tutto, con qualche panchina dovuta al mix di talento e bravura che Higuain, Hamsik, Insigne e Callejon possono dare.

Il contropiede della Roma - Gervinho è un giocatore potenzialmente devastante negli spazi, Ljajic tecnicamente eccelso, Florenzi è tornato in un ruolo assolutamente perfetto per lui. I ribaltamenti di fronte sono continui, il Bologna ne esce martoriato, e la Capitale sogna uno Scudetto, seppur nessuno lo dica apertamente.

L'Atalanta - Torna al 4-4-2 e, con un modulo più conosciuto dai propri interpreti, torna anche la vittoria. Strepitoso il 2-0 con l'Udinese, quasi una formalità. Nerazzurri quasi sempre in controllo, a parte per un contropiede di Maicosuel non sfruttato e il rigore poi annullato dalla grande chiamata del guardalinee Faverani. Con un Denis finalmente ritrovato.

I flop

Neto - All'ultimo minuto di una partita oramai vinta - e con soli centoventi secondi di recupero - si permette una passeggiatina sulla riga senza provare né a intervenire né ad alzare le mani. Risultato: due punti persi sul pallonetto di Biabiany che va a incrociare la testa di Gobbi per il pareggio finale.

Le polemiche di Torino-Juventus - A scanso di equivoci: probabilmente è molto più importante un gol concesso per fuorigioco che non un'espulsione - sacrosanta - per il fallo di Immobile su Tevez. Perché pure in 10 contro 11 qualcosa può sempre succedere, come già accaduto per la Sampdoria - sempre contro i bianconeri - un anno fa. Detto questo, la svista arbitrale è grave e accampare scuse non è da buoni vincitori. Capita di vincere in modo non particolarmente limpido, l'importante è ammetterlo. E non incominciare crociate in città, da una parte e dall'altra, francamente stucchevoli.

La Lazio - Pure in una giornata non particolarmente brillante si porta sullo 0-2 contro un Sassuolo volitivo ma non irresistibile. Poi i biancocelesti si accartocciano su loro stessi e finiscono per pareggiare una partita già praticamente vinta. Senza Klose la sensazione è quella di avere una coperta abbastanza corta: davvero Yilmaz non serviva?