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Top & Flop di Ischia-Sorrento

Top & Flop di Ischia-SorrentoTUTTO mercato WEB
© foto di Prospero Scolpini/TuttoLegaPro.com
domenica 13 ottobre 2013, 21:312013
di Stefano Sica

Continua la crisi dell'Ischia, che al Mazzella non va oltre lo 0-0 col Sorrento. Gialloblù belli ma troppo spreconi nel primo tempo, coi rossoneri costretti a subire i ritmi forsennati degli avversari e troppo timidi nelle ripartenze. Ai punti, nella prima frazione, non c'è stato match, col team di Campilongo che è riuscito a fallire l'impossibile sotto porta nonostante una manovra che lo ha portato con estrema facilità nell'area avversaria. Nel Sorrento il tema tattico è cambiato con l'ingresso nella ripresa di Improta, capace, rispetto a Chinellato, di far salire la squadra e di creare anche qualche pericolo alla retroguardia di casa. L'Ischia ha faticato a confermare la brillantezza atletica del primo tempo, concedendosi alla confusione e all'ansia e affidandosi a troppi lanci lunghi che non potevano non essere pane per i denti dell'attentissima difesa costiera. Più fluidi e convinti i contropiedi dei ragazzi di Chiappino, incoraggiati anche dagli spazi lasciati aperti dagli isolani. E, in almeno un'occasione, il colpo grosso avrebbe potuto materializzarsi (colpo di testa di Catania finito fuori di un soffio dopo una ripartenza micidiale). Sarebbe stato però troppo per l'Ischia. Fatto sta che i gialloblù continuano a soffrire di un'inspiegabile magnanimità in avanti, conseguenza forse di una frenesia e di una mancanza di freddezza assai nocive. Due gol in sette gare (di cui uno frutto di un'autorete) sono un campanello d'allarme che non ammette giustificazioni. Ne può essere una scusante il cambio di modulo di Campilongo, che oggi ha adottato il 4-2-4 rispetto allo storico 4-3-3. All'Ischia manca poi un uomo d'ordine a centrocampo, qualcuno capace di gestire le fasi convulse del match. Sbloccarsi psicologicamente per gli isolani significa non solo tornare alla vittoria, ma farlo con i gol e con l'affrancamento interiore dei pur validi attaccanti di Campilongo. Nel Sorrento hanno impressionato tre su tutti: Villagatti, Improta (nella foto) e Margarita, quest'ultimo piazzato come metodista davanti alla difesa al posto di Danucci. Di lotta e di governo la gara dell'ex Ascoli. In definitiva, punto meritato per il Sorrento. Perché strappato con le unghie e con i denti, con una voglia superlativa di soffrire e di lasciare l'anima in campo. Segno di un gruppo più cementato che mai. Il gioco certamente tornerà quello di qualche settimana fa. Con queste caratteristiche si va lontano.

TOP

Mattera (Ischia)
Senza sbavature la sua gara. Tenta spesso la conclusione da lontano e sui calci piazzati. Dà sicurezza al reparto difensivo sebbene le insidie dalle parti di Mennella siano ridotte al minimo.

Villagatti (Sorrento)
E' un muro. Il miglior centrale difensivo di cui dispongono i rossoneri. Non dà tregua agli attaccanti, non concede un millimetro della sua pietà. Raddoppia e si danna in continuazione. Giocatore fondamentale per il Sorrento, ma non è una novità.

FLOP
Finizio (Ischia)
E' uno dei meno lucidi ma finisce triturato nella pessima giornata dei compagni. Ha le qualità per rifarsi.

Chinellato (Sorrento)
Non brilla ma ha valide scusanti. In primis, una condizione fisica non eccellente che lo rende lento e statico. Non è un caso che l'ingresso di Improta conferisca alla squadra una maggiore tranquillità. E una convinzione crescente nel proporsi in avanti. L'attaccante ex Melfi sa incollarsi la palla tra i piedi e far salire i compagni. Ciò che era necessario per alleggerire la pressione ischitana.