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Torino e Livorno fra cali di tensione e risposte di carattere

Torino e Livorno fra cali di tensione e risposte di carattereTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 31 ottobre 2013, 07:352013
di Tommaso Maschio

Il pareggio scoppiettante, ricco di gol e cambi di fronte, fra Livorno e Torino è un brodino caldo per due squadre in difficoltà che non riescono a vincere da più di un mese e che dopo un inizio più che buono stanno venendo riagganciate dal gruppo di squadre che lotta per salvarsi. La gara vista all'Ardenza di Livorno ha mostrato tutti i limiti di due squadre che a tratti mostrano un buon gioco, che possono vantare individualità importanti - Cerci da un lato e Paulinho dall'altro -, ma che mancano di continuità nell'arco della gara. Una mancanza questa che non ha permesso a Livorno e Torino di spiccare il volo e raggiungere una posizione più tranquilla in classifica.

Per il Torino lo sprecare le occasioni e il farsi raggiungere quando la partita sembra ormai in pugno è ormai una costante a cui il tecnico Giampiero Ventura non ha saputo ancora porre rimedio. I granata dopo otto minuti sono avanti di due reti e in pieno controllo della gara: tutto lascia preludere a una facile vittoria con conseguente balzo in avanti in classifica. Invece ecco il blackout che fa rientrare in gioco un Livorno generoso e combattivo che pareggia prima dell'intervallo e addirittura rischia di vincere la gara con un euro-gol del difensore Emerson nel finale. Il Torino però ritrova la grinta e il cuore e acciuffa il pari quasi allo scadere. Una situazione vista più volte nel corso della stagione e non ultima nella gara casalinga contro l'Inter dove per due volte in vantaggio e con l'uomo in più la squadra torinese ha acciuffato il pari per i capelli solo nel finale e con una palla da fermo - punizione di Bellomo con i nerazzurri, rigore di Cerci con gli amaranto - finendo per masticare amaro da un lato e tirare un sospiro di sollievo dall'altro. Troppi cali di tensione che non sono accettabili per una squadra che vuole lottare per salvarsi perché alla lunga tutti questi punti lasciati per strada potrebbero pesare come macigni sulla classifica finale.

Il Livorno dal canto suo si prende un punto che serve a poco se non a ridare un po' di morale a una squadra che veniva da quattro KO di fila. L'inizio della squadra di Nicola è stato scioccante con un uno-due subito sui primi affondi degli avversari, ma la rimonta ha dimostrato che questo Livorno ha anche un grande carattere che deve imparare a mostrare di più. Non era infatti facile a livello mentale reagire all'uno-due del Torino in quattro minuti dopo un filotto di sconfitte come quello dei labronici, ma la squadra ha saputo riprendersi velocemente rimontando fino quasi a vincere la gara.
Da questa reazione e da questo carattere il Livorno dovrà ripartire nelle prossime uscite, cercando magari di entrare in campo con la concentrazione a mille per evitare di subire subito gol - col Bologna la rete di Crespo è arrivata dopo tre minuti, col Torino la squadra ne ha subite due in otto minuti - e partire in salita dovendo poi spendere più energie nel tentativo di rientrare in gara. Anche per gli amaranto, come per il Torino, certi cali di tensione non sono ammissibili se si vuole puntare alla salvezza.