Bucchioni: "Rossi choc! Interessato il menisco. Cambia il mercato viola"
Altro choc per Pepito Rossi: purtroppo il dolore patito giovedì scorso in allenamento è qualcosa di serio e interessa ancora una volta il maledetto ginocchio destro che sta condizionando la carriera di un grande campione e di uno straordinario ragazzo sfortunato.
La risonanza magnetica eseguita sabato scorso a Careggi lascia pochi margini di dubbio, c'è un risentimento meniscale che dovrà essere valutato meglio dopo una settimana di riposo. Che fosse un problema al ginocchio i medici della Fiorentina e il ragazzo lo hanno capito da subito, il classico dolore, la classica puntura da menisco è stata chiaramente avvertita dal giocatore che è stato fermato immediatamente.
Come detto la risonanza ha confermato la prima impressione a caldo. Per fortuna non ci dovrebbe essere la rottura del menisco, ma solo un risentimento, comunque la decisione se intervenire o meno chirurgicamente sarà presa tra qualche giorno, dopo un periodo di riposo di Rossi e una attenta valutazione degli specialisti e dello staff medico della Fiorentina. E' vero che un menisco oggi è roba da poco, ma un ginocchio con la problematicità di quello di Rossi è un'altra faccenda.
Quando sabato sera i viola hanno giocato a Varsavia contro il Real già tutti sapevano di un'altra situazione non semplice per il ginocchio di Pepito.
Il giocatore, sempre dentro il tunnel della sofferenza, sicuramente supererà in fretta anche questo ennesimo episodio, ma nelle ultime ore non era nelle condizioni psicologiche ideali, come è facile intuire.
Si è chiuso in casa, non risponde al telefono, parla solo con il procuratore Pastorello che lo ha sempre consigliato per il meglio e aspetta dagli Usa l'arrivo della madre che si è precipitata per stargli vicino prima e quanto più possibile.
Facile prevedere che Pepito dovrà comunque saltare la prima di campionato con la Roma e la prima convocazione di Conte che voleva ripartire con una Nazionale firmata Pepito Rossi.
Ancora una volta dovrà aspettare la guarigione e un ginocchio completamente ok. Per fortuna il suo fisico non ha bisogno di tanto per andare in forma e questo stop non inciderà sul rendimento a breve.
Inutile dire, però, che questo ennesimo stop, anche se meno grave degli altri, ha fatto tornare d'attualità un problema che sembrava sopito.
Che fare? Se lo sta chiedendo tutta la Fiorentina, da Della Valle allo staff tecnico. Serve un'altra punta di grande affidabilità proprio per ovviare a certe situazioni?
L'idea che sta circolando è suggestiva: togliere Cuadrado dal mercato. Il giocatore può fare anche la seconda punta, comunque garantisce un buon numero di gol e potrebbe mantenere inalterato il peso dell'attacco viola che ha ritrovato un grande Gomez (che gol al Real!) e può contare sull'abilità di un Babacar maturato e forte fisicamente, Ilicic, Joaquin, Bernardeschi.
L'ultimatum di Andrea Della Valle sul futuro di Cuadrado, tra l'altro, scade proprio oggi e nessuna offerta ufficiale è arrivata. Sia il Manchester che il Barca aspettano la mossa dei concorrenti per fare la controfferta, ma la Fiorentina non può più attendere.
Per questo e con il problema Rossi di nuovo in ballo, Cognigni cercherà di convincere Cuadrado a restare un'altra stagione in viola con il ritocco dell'ingaggio promesso da Adv.
Oggi ci sarà un vertice in sede per capire la strada da battere dopo aver valutato tutte le situazioni e aver capito se arriveranno anche le offerte giuste.
Nel frattempo, guaio Rossi a parte, sta crescendo davvero una bella squadra. La crescita, soprattutto nella maturità, è evidente e la partita con il Real Madrid è la dimostrazione più eclatante. Sotto di un gol con i Galacticos c'era il rischio della goleada, invece la Fiorentina ha giocato sempre a calcio come sa, con grande qualità e grande personalità con partecipazione corale.
Una partita che può accrescere l'autostima e allargare l'orizzonte di un gruppo che oltre ai giocatori di Montella, ha ritrovato Gomez e sta scoprendo molti giovani interessanti destinati a diventare utilissimi. Pensiamo a Brillante (molto intelligente) a Piccini (grande prestanza), ma anche ad Alonso (è cresciuto), Bernardeschi e lo stesso Hegazy apparso molto più sciolto. E mancano ancora all'appello Basanta che non è giovane ma è pur sempre un nazionale argentino secondo ai mondiali, e Marko Marin, tedesco del Chelsea da rilanciare.
Quest'ultimo, per chi non lo ricordasse, è un autentico talento esploso giovanissimo, già una ventina di volte nazionale, passato al Chelsea e fermato poi da una serie di infortuni muscolari che l'hanno demotivato.
La Fiorentina confida molto sul lavoro dello staff dei fisioterapisti per il completo recupero fisico e reinserirlo nel calcio che conta non sarà difficile. Marin è un trequartista con grande fantasia, rapidità e capacità di saltare l'uomo: non si giocano a caso venti partite con la nazionale campione del mondo.
Il giocatore sarà presentato oggi, da lui ci si attende molto e per lui ha garantito anche Mario Gomez: assieme vogliono tornare a indossare la maglia della loro Nazionale. E a vincere con la Fiorentina.