Celtic, dalle polemiche ad una qualificazione vicina
Grazie al pareggio esterno di questa sera, il Celtic ha fatto un passo importante sulla strada che porta alla fase ai gironi della Champions League. L'1-1 in casa del Maribor non può esser considerato un passo falso, poiché gli sloveni, dopo un avvio complicato, hanno dimostrato tutta la loro tenacia, gettando il cuore oltre l'ostacolo e sfiorando il colpaccio in alcune occasioni. Entrambe le squadre, che col passare dei minuti si sono affrontate sempre più a viso aperto, avrebbero potuto centrare il bottino pieno, ma nel complesso gli scozzesi possono ritenersi soddisfatti, così come dichiarato dal proprio allenatore Ronny Deila, che conta molto sulla cornice favorevole del Celtic Park in vista della gara di ritorno, in programma la prossima settimana. Gli sloveni, che non avranno nulla da perdere, potrebbero cercare la sorpresa se riusciranno a giocare con la stessa determinazione mostrata nel secondo tempo della gara odierna. Sì, perché nonostante il pareggio di Bohar sia arrivato pochi minuti dopo l'iniziale vantaggio di McGregor, nei primi 45 minuti gli uomini di Ante imunda non sono stati all'altezza della situazione, specie in fase difensiva. Tuttavia, il pareggio esterno pone gli scozzesi in pole position verso la qualificazione.
E pensare che gli scozzesi non avrebbero dovuto prender parte a questi spareggi, essendo stati sconfitti, piuttosto nettamente, dal Legia Varsavia nel turno precedente. Ma la presenza in campo di Bartosz Bereszynski, squalificato, ha indotto l'UEFA ad escludere la compagine polacca, respingendo l'immediato ricorso. Dalla Scozia alla Slovenia, passando per la Polonia. Il Celtic si è così ritrovato, nel giro di poco tempo, ad aver la possibilità di assaporare una qualificazione che, a questo punto, dipenderà solo da una sfida decisiva, fra le mura amiche, contro un avversario sulla carta inferiore.
La chiave del gioco scozzese sarà il possesso palla ragionato voluto da Deila, che questa sera ha funzionato soltanto nel primo tempo. Nella ripresa, infatti, è stato il Maribor a prendere il controllo della gara, alzando il proprio baricentro ed aggredendo maggiormente le linee di passaggio degli scozzesi. In casa, trascinati dal pubblico amico, Johansen e compagni probabilmente avranno un compito più agevole, ma il pronostico è tutt'altro che scontato, perché gli sloveni possono contare sull'imprevedibilità di alcuni giocatori, Bohar su tutti. Il 23enne sloveno ha dimostrato di avere le qualità e, soprattutto, la velocità per mettere in difficoltà il reparto difensivo scozzese, cosa che invece non è riuscito a fare il tandem offensivo Ibraim-Tavares. Dietro, l'esperto Suler ha in mano le chiavi della difesa, che nelle fasi iniziali della gara d'andata ha ballato troppo di fronte alle scorribande di Stokes e McGregor. Agli sloveni servirà la partita perfetta, mentre i campioni di Scozia potranno limitarsi a gestire il ritmo della gara. La qualificazione è vicina, e dopo il 6-1 rimediato in due gare contro il Legia Varsavia, sarebbe un traguardo niente male.