Cinquina sulla ruota di Manchester: ma van Gaal non è a rischio

Prendere cinque gol dal Leicester non è certo un bello spot per il rinnovato Manchester United di Louis van Gaal. Proprio la mano dell'olandese era stata chiamata in causa dopo i fantastici sigilli di Di Maria e Ander Herrera, salvo poi tirarla indietro quando i Blues hanno dominato, infilando quattro reti consecutive. Per la prima volta il Leicester ha siglato cinque gol al Manchester United, ed è la prima volta - da settembre 2013, dal derby con il City dello scorso anno - che i Red Devils prendono più di quattro reti in un match. È successo anche a sir Alex Ferguson (e contro avversari di spessore, come Liverpool o City, appunto) di subire una gragnuola di palloni in fondo al sacco, ma la realtà è che, almeno in questo caso, è stato l'equilibrio mancante dello United a dettare la sconfitta.
"L'abbiamo buttata via noi", ha spiegato poi van Gaal al termine del match. Il tecnico olandese non è - ancora - in discussione, sebbene gli otto punti dalla vetta siano comunque un buon metro di paragone per capire che qualcosina manca. O qualcosina di troppo, perché tra Rooney, Falcao, van Persie, Di Maria e compagnia, in troppi possono andare in rete, ma difendono anche di meno.

Perché, al di là dei nomi altisonanti dalla trequarti in su, dietro c'è da mettersi le mani nei capelli, anche nelle prossime partite di campionato. Tra Blackett, che verrà squalificato dopo l'espulsione, e Johnny Evans, infortunato. Il mercato dello United è stato tutt'altro che utile, al di là della cifra spesa: è ancora presto per tirare le somme, ma tra Rojo, Blind e Shaw gli esterni sono tre, senza centrali di difesa di ruolo. A centrocampo c'è un bell'affollamento, in difesa sulla destra continua il rilancio di Rafael, protagonista in negativo con il Leicester. Le squadre di van Gaal partono sempre male, come il Bayern Monaco nel 2010, per poi crescere alla distanza. Ed è anche questo uno dei motivi per cui, ancora, il santone olandese non è sulla graticola.