Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

...con Fontana

...con FontanaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 18 giugno 2014, 00:002014
di Alessio Alaimo
"Sirigu, nessuna sorpresa: tranquillità e sicurezza al servizio dell'Italia. Vi racconto il primo Walterino. Agazzi? Milan grande chance, si è guadagnato la pagnotta. E Scuffet..."

Salvatore Sirigu rivelazione azzurra. L'esordio al Mondiale con la tranquillità di chi sa di giocarsi una chance importante ma senza pensarci troppo. Il portiere del futuro, che per ora cresce in Nazionale all'ombra di Buffon, in Italia è cresciuto sotto l'ala protettiva di Alberto Fontana, che a TuttoMercatoWeb ripercorre le tappe di Walterino.

Fontana, un esordio in grande stile per Sirigu, contro l'Inghilterra.
"Nessuna sorpresa, ha trasmesso grande sicurezza. È un portiere internazionale, gioca in una delle prime squadre europeo, ha vinto il campionato ed è arrivato ai quarti di Champions. Ha esperienza, è un profilo internazionale".

Dunque siamo in buone mani.
"Sì. Per il futuro, quando Gigi deciderà di non giocare più in Nazionale, avere un portiere così è una grande sicurezza. Finché c'è Buffon però è il titolare".

Che ricordo ha del primo Sirigu al Palermo? Fu lei a suggerire a Guidolin di farlo esordire in prima squadra quando giocava nella Primavera...
"Che aveva qualità si vedeva subito: ha doti incredibili e voglia di imparare. Si è messo in discussione, non si è mai montato la testa. Per dire dove può arrivare però, entrano in gioco tanti fattori. La palla va veloce, se non hai doti atletiche e certe caratteristiche non puoi giocare ad alti livelli. La natura gli ha dato un'elasticità impressionante: una qualità che mi ha colpito subito"

Pecca nelle uscite?
"No, non più di tanto. Logico però che uscire diventa sempre più difficile, perché sono cambiati i tempi e la velocità della palla".

Che Italia ha visto?
"Mi è piaciuta molto, ha fatto quello che chiedeva l'allenatore. Poi abbiamo un giocatore come Pirlo che è per palati fini. Lui e Candreva hanno fatto una partita incredibile. Pirlo quando gioca è qualcosa di incredibile".

Un altro portiere che ora punta a consacrarsi è Agazzi, lo ha preso il Milan.
"Si è guadagnato la pagnotta in Provincia. Ci sono tanti ragazzi italiani bravi, finalmente".

Un nome su tutti?
"Scuffet: alla sua età entrare con quella facilità non è semplice. Ma quando l'ho visto in campo, conoscendo Guidolin e Di Iorio, ho pensato subito che fosse una scelta ponderata".

Guidolin ha smesso di allenare.
"Avrebbe meritato una big. Lo ricordo come un grandissimo uomo e gli faccio un grande in bocca al lupo per il nuovo ruolo".

E L'Udinese riparte da Stramaccioni...
"A Milano, vedendo il dopo, non ha fatto male. Guidolin lo aiuterà a crescere".