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E' l'ora di Messi, Dzeko lo sfida - Cinque motivi per seguire Argentina-Bosnia

E' l'ora di Messi, Dzeko lo sfida - Cinque motivi per seguire Argentina-Bosnia TUTTO mercato WEB
© foto di Nicolo' Zangirolami/Image Sport
domenica 15 giugno 2014, 06:452014
di Marco Frattino

E' il turno dell'Argentina. Dopo l'esordio di Brasile, Olanda, Spagna, Uruguay, Italia e Inghilterra, anche un'altra candidata alla vittoria finale fa il suo debutto al Mondiale. La selezione del ct Alejandro Sabella affronterà questa sera alle ore 24 italiane la Bosnia di Edin Dzeko e Miralem Pjanic, i quali guideranno la propria selezione che non ha mai preso parte a una fase finale della Coppa del Mondo da quando il Paese ha raggiunto l'indipendenza.

I cinque motivi per seguire Argentina-Bosnia.

1 - In campo l'uomo più atteso del Mondiale. Forse solo Neymar ha maggiori pressioni rispetto a Messi, da sempre accusato di fare sfracelli al Barcellona e di fallire le grandi competizioni quando indossa la maglia dell'Argentina. L'albiceleste si aspetta tantissimo dal proprio numero 10, il quale ha intenzione di guidare la sua squadra alla finalissima del Maracanà per ripetere le gesta di Diego Armando Maradona e puntare alla conquista del Mondiale in casa degli eterni rivali brasiliani.

2 - L'attacco della Bosnia. Interessantissimo il reparto offensivo della selezione del ct Susic, che nelle qualificazioni al Mondiale ha siglato ben trenta gol laureandosi il quarto migliore attacco nel cammino europeo alla Coppa del Mondo. L'uomo copertina è Dzeko del Manchester City, ma la Bosnia ha dimostrato di poter colpire in qualunque modo.

3 - Sabella non può fallire. La selezione albiceleste non può che puntare a conquistare il terzo Mondiale della propria storia, l'ultimo risale al 1986 e l'appuntamento in Brasile sembra essere quello giusto per interrompere il digiuno che dura da ben 28 anni. Gli occhi saranno puntati anche sul ct Sabella, il quale ha deciso di tagliare Tevez e Banega: lo juventino era stato invocato a furor di popolo, ma il selezionatore è stato inflessibile con l'ex stella di Manchester City e United.

4 - La nazionale bosniaca si candida come sorpresa del torneo. La gran parte dei tifosi conosce poco o nulla della selezione allenata dal ct Safet Susic, in carica dal 2009 e protagonista di un ottimo girone eliminatorio chiuso al comando - seppure per una miglior differenza reti - e a pari punti con la Grecia. La nazionale bosniaca può contare su una buona formazione titolare, che fa affidamento sul portiere Begovic dello Stoke City, sul difensore Spahic del Leverkusen, sul mediano romanista Pjanic, sull'esterno laziale Lulic, sui trequartisti Misimovic del Guizhou, Hajrovic del Galatasaray oltre le punte Dzeko del Manchester City e Ibisevic dello Stoccarda.

5 - L'attacco dell'Argentina senza Higuain. Sarà spuntato il reparto offensivo sudamericano, a causa delle imperfette condizioni fisiche del centravanti del Napoli che lo obbligheranno ad accomodarsi in panchina. Sabella dovrebbe puntare sul 3-5-2, sarà Aguero ad affiancare Messi nell'esordio in Brasile.