Asprilla: "Parma era la piazza che ci voleva per Cassano"
Un Parma mai così bello, nemmeno ai tempi belli degli anni '90. Uno degli eroi degli emiliani dell'epoca, Faustino Asprilla, commenta ai microfoni di Tuttomercatoweb l'exploit: "Sono felicissimo, Parma si merita tutto questo. Ancora oggi che vivo nella mia Colombia a Tuluà, dove alleno ai ragazzi di 17 anni mi tengo in contatto: sento Melli e Apolloni, ragazzi che hanno contribuito a costruire un grande Parma".
Come valuti l'esplosione di Cassano? Un genio e sregolatezza proprio come te
"Cassano è rinato perché ha trovato la squadra giusta, l'ambiente giusto e se guardate bene è felice di giocare ed è questo che fa la differenza. Parma è la dimensione ideale per far bene e lo sta dimostrando di partita in partita. Ho visto la partita col Milan, ha numeri che fanno la differenza".
Parlando della Serie A qual è l'immagine del nostro campionato in Colombia?
"Certamente è un calcio diverso rispetto ai miei tempi. Quando c'ero io tutti i migliori campioni di ogni parte del mondo giocavano in Italia, era chiaramente il campionato più forte tecnicamente e difficile tatticamente. Non a caso in Europa vincevamo sempre: Milan e Juve arrivavano sempre in fondo in Champions League, noi abbiamo vinto Coppa delle Coppe e Coppa Uefa. Adesso non è più così e la differenza la fanno i soldi: non girano più come prima, non arrivano i campioni e i tifosi stessi sono meno invogliati ad andare allo stadio. Ad esempio ai miei tempi non ricordo gli spalti vuoti che vedo adesso. La differenza è lì, nel potere economico".