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esclusiva

Marini: "Quando in serie A nessuno ha creduto in Campbell"

ESCLUSIVA TMW - Marini: "Quando in serie A nessuno ha creduto in Campbell"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 25 giugno 2014, 13:072014
di Antonio Vitiello

Ai microfoni di TMW ha parlato l'agente fifa Gianluca Marini, uno dei primi scopritori di Joel Campbell, attaccante della Costa Rica e dell'Olympiakos in prestito dall'Arenal. Una delle rivelazioni del Mondiale che in passato era stato proposto anche in serie A quando era meno conosciuto dal grande pubblico.

Sei uno dei primi che ha scoperto le qualità di Campell, come mai in Italia nessuno ci ha creduto?
"In Italia nessuno ci ha creduto perchè era proposto dall'agente sbagliato. Leggere ora le dichiarazioni di Moratti che dice "impressionato da Campbell" mi fa sorridere. Dovrebbe chiedere ai suoi uomini mercato perchè in una settimana che abbiamo cercato di raggiungerli nessuno ci ha neanche risposto al telefono. La Lazio sollevò il problema circa il passaporto del giocatore, la Juventus l'unica risposta che mi ha fatto arrivare era che erano molto piccati circa il fatto che la notizia fosse arrivata sui giornali, ma badate bene, non perchè temevano la concorrenza".

che nel nostro campionato possa fare subito la differenza?
"Ci mancherebbe, ha forza, tecnica, visione di gioco, poi è chiaro, parliamo sempre di uno che ha 22 anni e quindi va un po aiutato tatticamente. Ad ogni modo, non credo che questo problema si ponga poiche sono sicuro che Wenger non se ne voglia liberare così facilmente. Dipende sempre da chi saranno gli intermediari dell'affare. Noi all'epoca lo portavamo a meno di un milione, magari adesso a 10 saranno molte le squadre interessate".

Tra tutti i club italiani chi è stato più vicino a prenderlo?
Nessuno. Come ho detto, parlammo quasi con tutti i cosiddetti top clubs, e la metà non sapevano neanche chi fosse, quando aveva già incantato ad un Mondiale U17 ed un Mondiale U20".

Alla luce dell'eliminazione al Mondiale, come vedi le sorti del calcio italiano?
"La situazione del calcio italiano è terribile, e non ci voleva un mondiale tragicomico per capirlo. Si stanno spartendo 1 miliardo di diritti TV e vanno in giro cercando di elemosinare giocatori svincolati, o in prestito. Il nostro campionato è pietoso, e tutti i giocatori che fanno i fenomeni da noi appena mettono piede fuori dall'Italia fanno malissimo, come Osvaldo, Lamela, Jovetic e compagnia. Le società sono piene di incompetenti, con gente che non parla bene neanche l'italiano e si improvvisa scout internazionale. Fanno affari solo tra amici, e gli stessi 6-7 procuratori muovono tutto il mercato: ma vi pare possibile leggere che una squadra di serie A per prendere un giocatore in prestito deve conferire un mandato ad un agente? Ma il Direttore Sportivo che ci sta a fare? Si parla tanto di stranieri che rovinano il nostro campionato, ma non sono gli stranieri a rovinarlo, o il fatto che a gestire i settori giovanili sono mandati personaggi che non saprebbero gestire neanche un chiosco di bibite? Ma lo sapete che la metà dei settori giovanili di serie b e c, direi i 3/4, ormai invece di essere fonte di spesa sono una fonte di guadagno immediato per le società: si prendono il 90% di giocatori i cui genitori pagano per farli allenare, così che la società fa "cassa". In Lega Pro, poi, si sfiora il ridicolo: tutti i giovani che giocano sono di proprietà delle squadre di categoria maggiore, che pagano premi di valorizzazione pur di far giocare i loro tesserati. Poi vai a vedere una partita sugli spalti e senti i tifosi che si chiedono come mai giocano sempre gli stessi anche se la squadra va male! Tu come agente vai in Lega Pro, od anche in Serie B a proporre un giovane e ti rispondono che con il tuo devono spendere soldi, con uno che gli arriva dalla Serie A li guadagnano: secondo voi chi prendono?".

Tu di cosa ti stai occupando ora?
"Sono il nuovo consulente di mercato del Panareiakos di Argos. E' un'avventura nuova, bellissima, con un entusiasmo di altri tempi. Abbiamo preso Paolo Negro come allenatore, un altro che nonostante tutto quello che ha fatto in carriera si era ritrovato fermo perchè senza "santi in paradiso" e qui è scoppiato un entusiasmo d'altri tempi. E la prima cosa che abbiamo fatto con il Presidente Curatolo è stata avviare un progetto molto ambizioso per la creazione di una accademia internazionale di giovani talenti, che potremo seguire a far diventare buoni calciatori. Ma qui è un altro mondo, ed i giocatori fanno la fila per venire a giocare da noi, quasi gratis. Perchè qui, in serie C, un calciatore guadagna si e no 800 euro al mese, e questo si che è uno sport".

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