Stop comproprietà, Caliendo: "Si importerà di più dall'estero"

Ai microfoni di Tuttomercatoweb Antonio Caliendo, precursore dei procuratori, commenta la decisione di abolire le comproprietà: "Un danno non indifferente per quanto riguarda le società minori. Anche in A, comunque, ci sono stati esempi che hanno mostrato la bontà della comprorpietà, ultima quella del Torino con Immobile. Detto questo l'abolizione delle comproprietà serve a ripulire i bilanci delle società, renderli più reali e chiaramente ci sarà una gestione diversa del calcio. Io per il futuro vedo tutto questo come una cosa positiva, chiaro che adesso possa essere una botta anche dal punto di vista economico".
Le comproprietà però invogliano i cluba lanciare i giovani, cosa che non succede con la formula del prestito
"Questo rafforzerà il mercato di importazione all'estero: altra botta. Diciamo che a questo punto non ci sono più elementi positivi per guardare al mercato italiano. Il nostro calcio dovrà prendere delle posizioni, anche riguardo al discorso delle fidejussioni, perché se ne rimaniamo vincolati vuol dire che non ci abbiamo capito niente".
Da agente qual è stata la sua politica circa le comproprietà dei suoi assistiti?
"Io ho sempre evitato le comproprietà, perché ho cercato di fare in modo che ogni mio assistito rispondesse solamente a un club, onde evitare conflitti di interesse".