Fiore: "Lazio, Europa possibile. Il pubblico può fare la differenza"

Sfilata di ex glorie biancocelesti al Centro Ginnico Sportivo dei Vigili del Fuoco. Un'occasione per ritrovarsi, nell'ambito della "Giornata del dialogo religioso e culturale". Lalaziosiamonoi.it ha intercettato in esclusiva Stefano Fiore: "Dipende molto dai programmi futuri, è chiaro che perdere Hernanes a metà stagione è stato importante e ha voluto significare qualcosa, sono affezionato a questi colori e mi auguro che i soldi guadagnati dalla sua cessione in un futuro prossimo possano servire per la costruzione di una squadra che può competere per le posizioni importanti".
Lazio ancora in corsa per l'Europa League dopo la vittoria rocambolesca di ieri contro il Parma, che ha mostrato in ogni caso il cuore di questa squadra: "Da quando è cambiato allenatore la Lazio, salvo rare eccezioni, non ha mai giocato un gran calcio ma ha trovato una compattezza e una serie di risultati che gli ha permesso di giocare con più tranquillità. La partita di ieri è lo specchio di questa squadra che ha grandi potenzialità ma anche gravi amnesie che a volte sono costate care".

Per Fiore l'obiettivo Europa League è ancora possibile, il suo Parma è a sole due lunghezze, non sarà facile ma la Lazio deve puntare alla zona Europa: "Potenzialmente ce la può fare, ci vorrà una serie di risultati positivi e forse in questo momento non è auspicabile, ma ci sono le possibilità. A parte il Milan che ha la rosa più forte, con le altre se la può giocare".
Una battuta infine sulla contestazione del popolo laziale contro le scelte della dirigenza, un malumore diffuso che ha scatenato una protesta massiccia e la decisione di disertare lo stadio sino a fine stagione: "Il pubblico è il dodicesimo uomo in campo - conclude Fiore - soprattutto quello laziale che è molto caldo e nelle partite casalinghe può fare la differenza . Giocare in un clima surreale come quello delle ultime partite non è facile, bisognerebbe parlare e capirsi perchè la soluzione è sempre nel mezzo, per non prevaricare il bene comune che è quello della Lazio".