Calcio2000: Stendardo, avvocato (e) difensore
Cercare di raccontare, definire e analizzare il calciatore moderno molto spesso significa dare ampio spazio all'aspetto più superficiale dell'essere. Molto spesso. Non sempre. Le eccezioni, che solitamente confermano la regola, ci sono e quando le incontriamo regalano un curioso punto di vista. Una di queste gioca e vive a Bergamo, nell'Atalanta, e si cela dietro al nome di Guglielmo Stendardo. Professione attuale: difensore. Professione del futuro: avvocato.
"Mi piacerebbe diventare un professionista del diritto sportivo", rivela il centrale orobico nel corso dell'intervista concessa a Calcio2000 direttamente all'interno della struttura di Zingonia, sede dell'Atalanta. L'ex giocatore di Lazio e Juventus si racconta nella sua duplice veste di calciatore professionista e di fresco laureato in giurisprudenza con tanto d'iscrizione all'albo di categoria. Fra il mondo del pallone "da riformare e in cui bisogna dare più spazio ai giovani" e una passione per i libri di diritto ("lo si trova in ogni ambito della vita"), Stendardo descrive la sua visione di un mondo vittima di stereotipi e di una gestione generale da rivedere. Il numero due della Dea, poi, ripercorre al cune delle tappe più importanti della sua carriera: dall'esordio al San Paolo con la maglia del Napoli, la sua squadra, passando all'avventura con la Juventus di Claudio Ranieri, fino ad arrivare al presente in nerazzurro in un gruppo di giovani talenti (Bonaventura e Baselli sono solo gli ultimi gioiello emersi dal vivaio atalantino e per il quale il futuro appare roseo) guidati da un tecnico come Stefano Colantuono a duo dire "ampiamente sottovalutato" dalle big della Serie A. Un curioso punto di vista sul calcio e non solo. Guglielmo Stendardo un personaggio tutto da scoprire.