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Goniometro e mirino: Pirlo ringrazia Allegri

Goniometro e mirino: Pirlo ringrazia Allegri
venerdì 21 marzo 2014, 07:152014
di Andrea Losapio

Ieri sera al Franchi più di qualcuno, dopo il fallo di Gonzalo Rodriguez, ha ammesso. "Qui si mette male, c'è pure la punizione di Pirlo". Il centrocampista bresciano non aveva ancora posizionato il pallone sulla lunetta, non più lontano di diciotto metri dalla rete, che c'era chi si era messo le mani nei capelli. La profezia, molto somigliante alla parabola beffarda disegnata contro il Genoa (ma solo negli effetti), non è andata a vuoto. E, per un secondo, lo spettacolo dello stadio fiorentino si è fermato, con l'urlo del settore ospiti arrivato in differita.
La rinascita di Pirlo arriva da un periodo non certo fortunatissimo. A inizio stagione era l'unico centrocampista messo in discussione - sia da Marotta che da Conte, mentre Agnelli ha più volte sbandierato un rinnovo solo da firmare - e sembrava potesse lasciare la Juventus a fine stagione. Le prestazioni hanno fatto cambiare idea a praticamente tutti, mentre i bianconeri cercavano di adattare Pogba davanti alla difesa.

Sarà più semplice una cessione del francese rispetto a quella di Pirlo, che obiettivamente - per il rendimento straordinario avuto - al momento è insostituibile. Possibile che alla batteria di regista venga aggiunto pure Daniele Baselli dall'Atalanta, osservato speciale nelle ultime partite.
Andrea Pirlo deve però un ringraziamento particolare a Massimiliano Allegri, con cui ha sì vinto uno scudetto, certamente non da attore protagonista. Più i mesi passati tra infermeria e panchina che non a calciare punizioni, e la conseguente cessione (a parametro zero) era pure un favore a Berlusconi: il presidente del Milan preferiva Seedorf fra i due - lo si è visto anche con il suo approdo in panchina - e Pirlo non era più nei piani del club. Allegri ha così deciso per l'epurazione e gli ha allungato la carriera. E in un Milan caduto in disgrazia come questo difficilmente Pirlo avrebbe avuto il ruolo che sta avendo nella Juventus. Perché un conto è avere come compagni Pogba e Vidal, un altro con Birsa e l'Essien degli ultimi mesi.