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Juve, le ingiustizie di due fenomeni. Il mercato è sul campo

Juve, le ingiustizie di due fenomeni. Il mercato è sul campoTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 17 marzo 2014, 12:302014
di Gianluigi Longari

Lo scudetto non è stato in dubbio sino da settembre, quando è parso chiaro che la forza intrinseca della rosa campione d'Italia era decisamente superiore alla media di un campionato non all'altezza del suo strapotere. La Juventus continua a volare, e nella serata più difficile degli ultimi tempi trova il suo slancio e la sua forza attraverso i propulsori non di campioni del futuro come sarebbe stato lecito attendersi al culmine di tante battaglie, ma dalla zampata di due fuoriclasse immortali per quanto hanno saputo, sanno e probabilmente saranno in grado di disegnare sul rettangolo verde ancora per un bel po'.
Gli italici costumi erano riusciti a mettere in discussione perfino Buffon, sfruculiando nella vita privata e pungolando alcuni aspetti tecnici di uno dei top della storia del calcio. "Non para i rigori", dicevano.

La risposta è servita a Marassi, ai danni di un Genoa vittima di una colossale ingiustizia per la buona volontà ed il gioco palesato sul rettangolo verde.
Ma del resto è questo il compito dei fuoriclasse, come hanno sempre asserito penne illustri del giornalismo italiano: quello di compiere ingiustizie con le qualità di cui madre natura li ha dotati.
Andrea Pirlo ne è stato il compendio più puro e assoluto, con un gesto tecnico che non possiamo far altro che registrare ed ammirare all'infinito.