Juve, nomi che vanno e vengono: ora Marotta deve trovare il jolly
Alla Juventus i colpi last minute piacciono e anche tanto. In una sessione di mercato in cui la parola d'ordine è stata: "contenere i costi", non rimane che aspettare che l'occasione giusta bussi alla porta. Anche se è difficile crederci, Madama non può permettersi di arrivare agli 80 milioni spesi da Real Madrid o Manchester United, soprattutto se hai scelto di non vendere i tuoi pezzi pregiati, gli unici capaci di fare cassa, e non hai pozzi milionari da cui attingere. Quasi ogni giorno siamo stati costretti a tirare una riga sopra l'ultimo nome accostato ai bianconeri. A giugno sembrava cosa fatta l'arrivo di Drogba, un'operazione nella testa di Marotta da più di un anno, poi però l'ivoriano ha deciso di tornare al Chelsea. Da luglio invece il nome nuovo e probabile era quello di Jovetic, che solo un folle, dopo l'ennesima ottima prestazione, potrebbe immaginare in partenza dal City. Poi c'è stato Lavezzi, in questo caso non fantamercato, ma nessuna conferma è mai arrivata da Parigi e ora sembra essersi messo di mezzo anche Thoir.
Un altro big associato ai bianconeri è stato Eto'o, svincolato, desideroso di firmare un biennale ma molto poco di limarsi l'ingaggio. Risultato? Un accordo fresco fresco con l'Everton. Negli ultimi 10 giorni poi, ampio spazio allo scaricato dell'Arsenal, Lukas Podolski: la Juventus lo vorrebbe in prestito, ma il club inglese punta alla cessione ed è qui che potrebbe avere la meglio il Wolfsburg. In ultimo, ma non per questo meno importante, anzi, Radamel Falcao. Stesso problema di forma di Podolski, ingigantito anche da uno stipendio da capogiro che l'attaccante del Monaco dovrebbe obbligatoriamente abbassarsi. Il club francese sembrerebbe pronto al prestiti, ma lui ha appena dichiarato: "Voglio restare a Monaco". Riuscirà quindi Marotta a calare il jolly anche questa volta?