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Lazio, l'esperimento di Reja funziona. Livorno all'ultima spiaggia

Lazio, l'esperimento di Reja funziona. Livorno all'ultima spiaggiaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
lunedì 28 aprile 2014, 07:002014
di Raimondo De Magistris

La Lazio che ieri è tornata alla vittoria dopo aver conquistato un solo punto nelle due precedenti partite ha disputato una delle prestazioni più solide della nuova gestione Reja. Al di là dell'ingiusto rigore concesso ai biancocelesti per il tocco col braccio di Rinaudo (chiaramente attaccato al corpo), dalla sfida del Picchi è emersa la compattezza della squadra capitolina che ha concesso poco o nulla agli avversari nonostante le tante defezioni. Con una difesa praticamente da reinventare viste le contemporanee assenze di Marchetti, Biava, Konko e Dias, bravi Ciani e Cana a blindare tutte le bocche da fuoco del Livorno con una prestazione praticamente perfetta davanti a un Berisha sempre più convincente e sicuro tra i pali. Reja nello schierare la difesa ha dovuto fare di necessità virtù, a differenza di quanto accaduto in attacco dove la mano del tecnico appare evidente. Senza Klose l'allenatore goriziano ha scelto di non schierare un vero centravanti per diminuire la dipendenza dai gol del tedesco che per larghi tratti della stagione è apparsa troppo limitante. Ecco, allora, riproposto Mauri nel ruolo di falso centravanti con eccellenti risultati al posto di Perea o Postiga.

Secondo gol consecutivo e altra prestazione positiva per il numero 6 che non dà punti di riferimento alle difese avversarie e riesce a lanciare sempre coi tempi giusti sia Candreva che Keita.
Se la Lazio resta in corsa per l'Europa, sempre più difficile raggiungere la salvezza per il Livorno dopo il quarto ko consecutivo. Non è bastato richiamare in panchina Davide Nicola per risollevare le sorti di una squadra che ieri ha creato troppo poco per mettere in discussione il risultato. Le distanze con chi è davanti non sono mutate viste le sconfitte di Chievo e Bologna, ma a cambiare è il numero di partite. Ne restano tre e senza una vittoria a Udine nel prossimo fine settimana le speranze di salvezza sarebbero praticamente ridotte e zero.